Francesco Aquila, “My Way” lo stupore di una vita dalla Puglia a Letti di Notte

francesco aquila

(gruppo fotografico La Fonte)

Il vincitore di MasterChef esordisce nelle presentazioni del suo nuovo libro proprio sul palco carmagnolese di Letti di Notte. Una storia che dimostra come determinazione, forza di volontà, uniti a fermezza, intelligenza e capacità di osservazione possano portare in vetta alla piramide. Che non è un punto di arrivo, ma semplicemente un nuovo punto di partenza per una nuova avventura. Parola di Francesco Aquila, che ha già archiviato, come splendido ricordo, il successo nel talent culinario e si prepara a raggiungere nuovi traguardi. 

Chissà se Francesco Aquila pensava a “My Way” successo di Frank Sinatra del 1969 (all’incirca anno di nascita dei suoi genitori), quando ha deciso il titolo del suo libro “My Way – Zio Bricco che ricette” (Baldini+Castoldi, 2021)?

francesco aquila

(gruppo fotografico La Fonte)

Sicuramente ha pensato al lungo percorso della sua vita, a cominciare dal momento in cui in suoi genitori diciasettenni hanno lasciato la Puglia per trasferirsi in Romagna e mettere su famiglia con un figlio in arrivo. “Il mio non è semplicemente un libro di ricette, ma il racconto del viaggio che ho compiuto. Le ricette sono una parte importante, ma ho voluto dividere il mio percorso fra passato, presente e futuro” ha sottolineato il vincitore di MasterChef 2020, terzo ospite di Letti di Notte 2021, che sul palco della Cascina Vigna giovedì 10 giugno ha trovato un giusto interlocutore in Luca Iaccarino, giornalista del “Corriere della Sera” esperto di cucina e ristoranti, nonché scrittore.

Metodico, preciso, maniacale, Francesco Aquila ha diviso scientificamente il suo libro in base alle tre stagioni che caratterizzano la vita delle persone. E proprio giocando sulla puntualità maniacale di Francesco Aquila è stata girata la “clip stupore” della serata che ha avuto come attore Andrea Montovoli, lo scrittore protagonista della prossima serata di Letti di Notte, che ha accolto e accompagnato Aquila a Carmagnola.

francesco aquila

La vita di noi tutti è come un albero con le sue radici e i suoi rami. Se le radici sono forti, anche i rami saranno rigogliosi. È sarà possibile affrontare le tempeste della vita, che piegherà l’albero e non lo sradicherà, e passata la tempesta tornerà a crescere rigoglioso” ha detto Aquila con manifesto apprezzamento della sua famiglia.

I miei genitori erano giovanissimi, con un figlio in arrivo, e hanno fatto la classica fuitina per coronare il loro sogno d’amore. E dove potevano andare? Solo in Romagna per fare le stagioni negli alberghi e mantenere la famiglia”. Quindi, mamma a lavorare negli alberghi e papà come manutentore negli stessi e poi muratore “così poteva lavorare tutto l’anno, senza dipendere dalla stagionalità”.

Il lavoro negli alberghi della mamma ha presto coinvolto il giovane Francesco che spinto dalla mamma ha cominciato a frequentare le cucine partendo dai lavori più umili. “Mia madre ha capito presto che lasciare un quattordicenne a bighellonare tutto il giorno portava solo sulla cattiva strada. Quindi eccomi a lavorare nelle cucine degli alberghi”.

(gruppo fotografico La Fonte)

(gruppo fotografico La Fonte)

E in quel lavoro Francesco Aquila dimostra subito tutta la sua determinazione e voglia di crescere.

Ho iniziato in cucina lavando piatti e bicchieri – sottolinea ora con orgoglio – ma ho subito capito che non volevo essere un semplice numero, ma volevo crescere, arrivare in cima. Un passo alla volta, certo, perché non si può fare tutto in un balzo solo, ma crescere. Guardavo i maître di sala e vedevo che erano loro a dare gli ordini, erano loro a gestire la situazione, erano loro a dirigere il ristorante secondo il loro gusto e le loro idee. Mi sono detto: ‘un giorno anch’io sarò maître’ e così ho lavorato sodo, ponendomi obiettivi anno per anno per salire la scala”.




 

Quindi lavoro pratico e studi, osservazione continua di quanto gli stava attorno per succhiare ogni forma di apprendimento per percorrere la strada che si era prefisso. Fino ad arrivare in cima, che significa avere i gradi di maître di sala, e una cattedra per insegnare ai ragazzi che vogliono intraprendere questa professione, i segreti di un mestiere durissimo, faticoso, ma affascinante e gratificante.

Ma Francesco Aquila è una persona che non conosce traguardi, perché traguardo significa immediatamente punto di partenza per una nuova avventura.

Stando in sala ho sempre osservato i piatti che venivano serviti, assaporandone i profumi e l’impiattamento. Così l’estate scorsa ho deciso di presentare la mia candidatura a MasterChef, anche se non sono un cuoco professionista”.

E qui comincia l’avventura televisiva di Francesco Aquila, partita senza troppi pensieri. “Ho mandato la mia candidatura senza farmi troppi crucci se non mi avessero accettato. Pochi giorni dopo è arrivata la conferma che la mia candidatura sarebbe stata accettata se accompagnata da un video che mi mostri al lavoro mentre preparo un piatto, video che non mi ero minimamente sognato di allegare”.

Francesco Aquila trasforma la fidanzata in una video-maker e si fa riprendere al lavoro in cucina. Il video piace e il maître romagnolo/pugliese viene ammesso nella rosa dei partecipanti a MasterChef 2020.

In quel momento mi resi conto che avevo una sola possibilità: vincere. E non solo perché mi piace essere il migliore, ma perché partecipare a MasterChef senza vincere rappresentava un disastro economico non indifferente che non potevo permettermi. Un anno senza lo stipendio a scuola, una stagione saltata. Come avrei pagato le bollette?” I primi a scuotere la testa sono i genitori, abituati al duro lavoro quotidiano, ma appoggiano comunque la scelta del figlio.

I tre mesi e mezzo di ripresa di MasterChef sono stati durissimi. Durante le fasi eliminatorie ho vinto una sola volta l’Invention Test, ma ero ottimista. Le mie performance erano pali e traverse – afferma Aquila con chiaro riferimento calcistico – ma non ero lontano dal goal e capivo che i tre giudici apprezzavano miei lavori, ma non mi premiavano per mettermi maggiormente sotto pressione. E questo fatto è stato importantissimo perché non potendomi sedere mai sono sempre stato stimolato a migliorarmi giorno dopo giorno”.

Se la registrazione delle puntate è stata faticosa “hai telecamere a trenta centimetri dalla faccia, decine di telecamere che riprendono ogni tuo più piccolo movimento” ancor più dura è stata la “segregazione” cui sono stati sottoposti, partecipanti alla gara, giudici e staff. “Causa Covid non potevamo lasciare gli studi e per tre mesi e mezzo i contatti con la mia fidanzata e i miei genitori sono stati solo tramite telefono”.

Tutte sofferenze che il coriaceo animo pugliese, rafforzato dalla vita romagnola, di Francesco Aquila ha superato e cancellato in un attimo quando Bruno Barbieri ha proclamato il vincitore di MasterChef 2020 e contestualmente Francesco ha potuto riabbracciare i suoi familiari.

francesco aquila

(gruppo fotografico La Fonte)

Un uomo arrivato Francesco Aquila?

Assolutamente no, perché per il maître per una stagione televisiva diventato chef, la seconda faccia della bandiera a scacchi è la bandiera di partenza per una nuova avventura. Con la quale magari ci stupirà in una futura edizione di Letti di Notte.

 

Questa sera, venerdì 11 giugno l’attore Andrea Montovoli, protagonista fra l’altro di “Ballando con le Stelle” 2009 e “L’Isola dei Famosi” 2015 sarà intervistato da Chiara Gallo di “Targato CN”. Chiusura autogestita sabato 12 giugno, con gli scrittori toscani Marco Malvaldi (autore fra l’altro della fortunata serie televisiva “I delitti del Bar Lume”) e Stefano Tofani (che gli appassionati bibliofili carmagnolesi già conoscono in quanto protagonista di un aperilibro negli anni scorsi) che non avranno bisogno di intervistatori, in quanto sanno benissimo da soli cosa raccontarci.

 

I protagonisti di Letti di Notte 2021

8 giugno          Chiara Francini         intervistata da Silvia Garbarino (giornalista de “La Stampa)

9 giugno          Gianluca Gazzoli       intervistato da Alan Conti (giornalista di “BZ 24”)

10 giugno        Francesco Aquila       intervistato da Luca Iaccarino (giornalista de “Corriere della Sera”)

11 giugno        Andrea Montovoli     intervistato da Chiara Gallo (giornalista di “Targato CN”)

12 giugno        Marco Malvaldi e Stefano Tofani     intervistati da loro stessi

Ogni sera alle ore 21.00 – Cortile della Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales 188 – Carmagnola (in alternativa, in caso di maltempo, la serata si svolgerà nella Chiesa di San Filippo, Piazza Manzoni, 14).




 

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