Oltre quattrocento ragazzi coinvolti nel progetto “Giovani Indipendenti”, spazi di confronto sui temi della dipendenza e delle dipendenze

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Internet e le varie dipendenze: su questi temi si stanno confrontando i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto “Giovani indipendenti”. In oltre quattrocento stanno  partecipando alle diverse fasi di “Giovani indipendenti: spazi di protagonismo e di partecipazione per giovani che non si rassegnano alla dipendenza e alle dipendenze”, una proposta ideata dal Comune di Moncalieri in partnership con i Comuni di Nichelino, La Loggia, Trofarello, Santena, Vinovo, None, Candiolo. 

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Cooperativa Educazione Progetto e il sostegno della Regione Piemonte, ma anche insieme a NTT data – azienda di innovazione digitale che opera a livello mondiale – e altre realtà associative che, a vario titolo, si occupano del tema delle condotte a rischio.

Le ragazze e i ragazzi dei territori hanno potuto approfondire i rischi connessi all’abuso di sostanze, al gioco d’azzardo patologico e alla dipendenza da internet, un fenomeno, quest’ultimo, già presente nelle vite di tutti, e fortemente amplificato dalla pandemia in corso, ma anche per promuovere stili di vita maggiormente sani.
Cantieri formativi e di protagonismo attivati fra scuola, centri di aggregazione e territorio, eventi di sensibilizzazione e di informazione attorno a cui mobilitare punti di vista, esperienze e dibattito, percorsi di cittadinanza e momenti in cui i giovani restituiscono al territorio gli apprendimenti maturati nel progetto.

giovaniIn questa cornice, accanto ai percorsi formativi tra scuola e territorio, si colloca la partecipatissima conferenza – spettacolo Tredicesimo Piano – Il lato oscuro del web che ha portato in scena a nel mese maggio, attraverso una serie di rappresentazioni on line, gli aspetti critici del web. Nei grattacieli di New York, spesso, non esiste il 13° piano e si passa direttamente dal 12° al 14°: una città che, per paura e scaramanzia, non vuole vedere un numero che esiste. Allo stesso modo funziona il web, di cui vogliamo guardare solo gli aspetti positivi, senza soffermarci sui rischi che ciascuno di noi corre in termini di libertà, privazioni dei diritti e di omologazione culturale.
“Lo spettacolo è un viaggio in salita, piano per piano, fino al tredicesimo: più si sale, più si immerge la testa nell’abisso del web per poi riemergere più consapevoli” – afferma Davide Guida, assessore alle Politiche per i Giovani della Città di Moncalieri in sintonia con Selene Amici, coordinatrice del progetto – È la consapevolezza la chiave di volta delle strategie di contenimento delle forme di odio on line e di cyberbullismo, è la conoscenza degli strumenti e dei loro rischi e potenzialità l’innesco di cittadinanze digitali mature”.
A seguire è emerso un vivace e significativo dibattito con le ragazze e i ragazzi di Moncalieri, mosso spesso da rabbia e frustrazione come sostengono Aurora e Giorgia: “Gli insulti sui social sono molto pesanti e non copriranno mai tutti i commenti positivi perché la sofferenza è molta. Gli adulti ci dicono spesso di ignorare…ma non basta: l’insulto continua a bruciare dentro. Non è facile.”
Un percorso complesso, quindi, che non si esaurisce fornendo le giuste informazioni, bensì costruendo una via di supporto educativo strutturato e costante nel tempo.
Il prossimo appuntamento con le proposte del progetto è per lunedì 24 maggio, sempre on line, infatti, con il talk tra giovani, gli educatori della Cooperativa Educazione Progetto e i formatori della Fondazione Pesciolino Rosso; realtà attiva su tutto il territorio nazionale nella prevenzione delle dipendenze.

 




 

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