Restauri in Duomo a Carignano – L’ultima fase del recupero degli affreschi ottocenteschi è in corso

Procede, e siamo alla tranche finale, l’intervento di recupero e restauro degli affreschi all’interno del Duomo di Carignano avviato nel 2008. Nelle settimane scorse è stato aperto dal Comune il cantiere che porterà, entro i prossimi mesi, al completamento dei lavori ancora necessari; potrà poi considerarsi concluso l’intervento finalizzato a riportare all’antico splendore la pregevole opera pittorica, realizzata tra il 1969 e il 1875. Un intervento complesso e impegnativo che ha richiesto tempo e risorse notevoli, ma fondamentale per restituire ai carignanesi, e non solo, uno dei tesori del patrimonio artistico cittadino in tutta la sua bellezza.
Gli affreschi erano stati affidati aal pittore Emanuele Appendini di Carmagnola, che eseguì il Giudizio Universale nel presbiterio e le volte di alcune cappelle; alla sua morte i lavori furono portati avanti e conclusi da Paolo Gaidano di Poirino (che dipinse tra l’altro scene della vita di san Remigio e di san Giovanni Battista, la caduta di lucifero, l’incontro di Gesù con la Samaritana e l’orazione nell’orto di Getsemani).
Come conseguenza del trascorrere del tempo ma anche del cattivo stato della copertura della chiesa dei santi Giovanni Battista e Remigio, la superficie voltata all’interno del settecentesco edificio progettato da Benedetto Alfieri era andata deteriorandosi. Gli affreschi avevano subito ingenti danni dovuti, appunto, anche alle continue infiltrazioni di acqua provenienti dal tetto. Da qui la necessità di porre rimedio e la decisione di porre fine alla principale causa di degrado procedendo al recupero della copertura danneggiata.
Nella primavera del 1996 il Comune aveva pertanto avviato i lavori per il restauro del tetto, avvenuto mediante la sostituzione delle parti deteriorate del manto di copertura, delle falderie e delle orditure.
Una volta completati i lavori sulla copertura, l’Amministrazione comunale aveva quindi deciso di mettere mano al recupero dell’intero apparato pittorico della volta del Duomo. Gli affreschi ottocenteschi presentavano ampie zone sbiancate a causa dei fenomeni di efflorescenza dei sali solubili che cristallizzavano in superficie; in altri punti, poi, si rilevavano esfoliazioni del colore dell’intonaco e distacchi, con cadute dello stesso intonaco anche piuttosto ingenti; inoltre erano presenti microfessurazioni, dovute probabilmente alla carbonatazione della malta, e alcune crepe verticali provocate da un assestamento strutturale dell’edificio.
Vista l’entità dell’intervento e in considerazione delle disponibilità finanziarie, i lavori sono stati suddivisi in più fasi e, dalla primavera del 2008 al maggio del 2015, si sono attuati tre lotti che hanno interessato tutte le superfici voltate per un investimento complessivo di circa 360.000 euro, in parte finanziati dalla Compagnia di San Paolo.
Per completare l’opera nel Duomo occorreva però ancora procedere con il restauro degli affreschi della cappelle laterali e del battistero e riprendere alcune zone delle volte in cui si erano manifestate alcune efflorescenze. Ed è di questo che si sta ora occupando il Consorzio San Luca, che sta eseguendo i lavori commissionati dal Comune sulla base del progetto (autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica delle Arti e del Paesaggio) redatto dall’architetto Giovanna Izzo per la parte architettonica e dall’architetto Gianfranco Rabino per la parte relativa alla sicurezza dei cantieri mobili e temporanei. Direttore dei lavori l’architetto Izzo, coordinatore per la sicurezza l’architetto Rabino, direttore tecnico di cantiere il restauratore Michelangelo Varetto. L’importo dei lavori (durata complessiva di un anno) è di 60.950 euro più Iva.
La spesa totale dell’opera è di 120.000 euro, in parte finanziata con un contributo (36.000 euro) che il Comune ha ottenuto dalla Fondazione CRT partecipando al bando “Restauri Cantieri diffusi”.

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