Ospedale unico Asl TO5: necessari approfondimenti sui costi dei lavori aggiuntivi
Ospedale unico dell’Asl TO5, la discussione continua. Dopo la perizia del Politecnico consegnata due settimane fa sull’idoneità dell’area individuata per il nuovo presidio a Vadò Cenasco, tra Moncalieri e Trofarello, che ne sarà del progetto caldeggiato da Moncalieri?
Sui tempi e i modi per arrivare alla realizzazione ha presentato un’interrogazione il consigliere regionale Diego Sarno (Pd): “I lavori aggiuntivi richiesti sono già contenuti nello studio di fattibilità. Ci aspettiamo che ora, dopo la relazione positiva del Politecnico di Torino, si possa partire con il bando”.
La risposta è stata data oggi dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi: “Gli uffici sono già al lavoro e la procedura è avviata, per fare tutte le valutazioni e portare a completamento il percorso con tutti gli approfondimenti necessari, che coinvolgono anche l’Inail”.
L’Inail ha messo infatti a disposizione per l’intervento 202 milioni, a cui si aggiungono i 60 della Regione. Condizione per avviare le procedure per la pubblicazione del bando e passare ala fase definitiva ed esecutiva del progetto è la valutazione economica dei costi per i lavori aggiuntivi richiesti e, su questo punto, interviene il consigliere Davide Nicco: (FdI) “E’ una bestemmia economica ed amministrativa insistere per sprecare soldi pubblici nel costruire un ospedale in una zona esondabile anziché costruirlo in una zona sana”.
A commento delle parole pronunciate in Consiglio dall’assessore Icardi, Nicco dice: “Icardi ha affermato che la progettazione dell’ospedale unico, sull’area che sarà scelta, partirà solo dopo la chiusura del bando dell’Inail e che gli uffici stanno attualmente valutando a quanto ammonterebbero i maggiori costi nel costruire nell’area esondabile di Cenasco”. “A conferma – sottolinea Nicco – dei pesanti dubbi (uso un eufemismo) che tutta la maggioranza ha sull’area”.
“Spendere di più in presenza di alternative valide per costruire un’opera pubblica è innanzitutto un danno erariale – prosegue Nicco – Ma soprattutto è uno spreco di denaro pubblico. Denaro per definizione sacro, in quanto pagato dai cittadini, come ben sa chi è abituato nella sua vita a lavorare ed a versare le imposte, ed in quanto sacro chi vive di politica non può permettersi di sprecarne neanche un euro. Nel caso si costruisse l’ospedale nell’area verde esondabile di Cenasco, non si parla di sprecare un euro, ma di sprecare diversi milioni di euro. Sono sicuro che l’assessore regionale ed i suoi tecnici sapranno gestire al meglio la situazione e fare la scelta migliore, anche valutando le altre caratteristiche del nuovo ospedale, quali l’accessibilità e la baricentricità, come deliberato dal Consiglio regionale due mesi fa. Mai più errori ed orrori come quello di Verduno: gli interessi dei cittadini devono venir prima degli interessi di un partito o degli interessi economici”.
E conclude: “Si approfondiscano quindi in tempi rapidi eventuali alternative e poi si faccia la scelta oggettivamente migliore, considerando costi e caratteristiche, senza cedere a pressioni politiche e di partito”..
In aggiornamento.