Nuovo decreto legge: Piemonte giallo fino al 15 gennaio, ma arancione nel week-end del 9 e 10
Tornano le aree di rischio a colori e il Piemonte torna quindi, dal 7 gennaio, zona gialla.
Lo stabilisce il Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il l 5 gennaio e valido dal 7 al 15 che, dopo il Decreto che di fatto ha reso tutta l’Italia zona rossa per il periodo natalizio, detta ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Piemonte sarà pertanto zona gialla nei giorni feriali (7,8, 11, 12, 13, 14, 15) con la riapertura di pubblici esercizi, servizi alla persona e attività commerciali.
Bar, ristoranti e pasticcerie saranno aperti fino alle 18 con servizio di ristorazione, fino alle 22 con asporto e senza limiti di orario per la consegna a domicilio.
Anche il Piemonte sarà invece arancione nel weekend 9-10 gennaio, con la chiusura delle attività di servizi per la ristorazione, fatta eccezione per asporto e delivery, e delle attività commerciali svolte all’interno di centri commerciali o assimilati. Saranno vietati inoltre gli spostamenti al di fuori del proprio comune fatta eccezione per gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione del coprifuoco dalle 22 alle 5 ed è prorogato il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.
Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.
Infine, il Decreto rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.