La raccolta differenziata in Piemonte non raggiunge ancora l’obiettivo
Obiettivo più vicino ma non raggiunto: nel 2019 la raccolta differenziata dei rifiuti in Piemonte è aumentata di oltre 2 punti rispetto all’anno precedente ed ha raggiunto, con 1.359.000 tonnellate, la percentuale del 63,4%, mentre il 65 per cento è il traguardo fissato dalla normativa nazionale e dal piano regionale rifiuti.
La quota pro capite di differenziata passa da 305 a 313 kg, l’indifferenziato diminuisce del 6.7%.
“La strategia di sviluppare considerevolmente la raccolta differenziata e ridare ai rifiuti un riuso sostenibile prosegue spedita, ben oltre le attese – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Nel prossimo futuro il conferimento dei rifiuti in discarica sarà sempre meno. ma per poter trasformare i rifiuti in risorse serve una filiera di aziende e impiantistica complessa, in grado di trattarli e avviare un’economia circolare piemontese”.
Esaminando la situazione nel dettaglio, i Comuni che hanno superato quota 65% sono 557, la maggior parte dei quali, l’85%, ha meno di 5,000 abitanti.
L’obiettivo del 95 per cento è superato da tutte le province ad eccezione di Alessandria (57%) e Torino (58%). Per quest’ultima la situazione migliora ad eccezione di Torino città, che resta ancora al di sotto del 50% .
La frazione maggiormente raccolta è la carta con 65 kg ad abitante, seguita dalla frazione organica con 63 kg, sfalci e potature con 34, vetro con 41 e plastica con 30 kg. Nel complesso, con la frazione organica (organico, sfalci, potature e compostaggio domestico) si superano i 106 kg per abitante, corrispondenti a circa il 34% dei rifiuti raccolti dai cittadini in modo differenziato.
In cima alla classifica dei capoluoghi di provincia per la percentuale di raccolta differenziata c’è Verbania (81,8%), seguita da Biella (78,5%) e Novara (73,9%), Vercelli (71,7), Cuneo (71,4) e Asti (69,4), Distanziate Alessandria (48,5%) e Torino (47,7%).
La produzione totale dei rifiuti, anche se complessivamente è in lieve calo, vede che nessuna provincia ha ancora raggiunto l’obiettivo di riduzione previsto dal piano regionale per il 2020. Per alcune, come Asti e Biella, l’obiettivo non è distante, mentre quelle di Cuneo, Alessandria e Verbania presentano ancora valori sopra ai 500 chilogrammi per abitante.