Carte da decifrare al Castello del Roccolo, tre serate di letteratura e musica dal vivo nel parco

carte da decifrare

Torna il felice connubio di letteratura e musica al Castello del Roccolo di Busca dove, da giovedì 30 a sabato 1 agosto, si svolgerà la nuova edizione di “Carte da decifrare”, rassegna ideata dalla Fondazione Artea in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Comune di Bisca e l’associazione Castello del Roccolo.

Nella suggestiva cornice del Parco del Castello verranno proposte tre performance dal vivo: l’antico maniero (Busca, strada Romantica 17) ospiterà, in tutta sicurezza, la terza edizione della rassegna che vede scrittori e musicisti di fama nazionale unire la loro arte su un palco d’eccezione, immerso nel parco plurisecolare della dimora storica.

carte da decifrare

Carte da decifrare, un’immagine dall’edizione 2019

Ad aprire la rassegna giovedì 30 luglio sarà la performance “La congregazione: deliri e delitti dall’America profonda” dello scrittore e autore teatrale Alessandro Perissinotto, accompagnato dalla chitarra di Max Carletti e dalla voce di Silvia Carbotti. Sul palco rivive l’inquietante figura del reverendo Jim Jones, l’uomo che, nel 1978, in un crescente delirio, condusse la sua congregazione, il “Tempio del Popolo”, al più grande suicidio di massa che la storia ricordi: 909 morti e una manciata di scampati.
Venerdì 31 luglio, invece, sarà ospite Fabio Geda con “Storia di un figlio”, reading-concerto sulla vita di Enaiatollah Akbari, rifugiato politico afghano arrivato in Italia da adolescente e protagonista d el suo ultimo romanzo. Una storia attraversata e ricomposta dalle note del trombettista Giorgio Li Calzi che suonerà sotto, sopra e attorno al testo , mentre Geda leggerà sotto, sopra e attorno alla musica.
Sabato 1° agosto chiuderà l’edizione 2020 della rassegna lo spettacolo “Le cose che succedono di notte” che vedrà Tiziano Scarpa leggere storie di uomini, alberi, animali che cercano l’amore e la verità tratte dal suo ultimo lavoro “Una libellula di città”.
Favole per adulti, in rime baciate, abbracciate, accarezzate, qualche volta accoltellate e strangolate. Storie spassose, a volte drammatiche che si alternano ai brani innovativi e ammalianti della cantautrice e compositrice Debora Petrina.
“La cultura è finalmente ripartita dopo il periodo di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria e per Artea è u n enorme piacere presentare anche quest’anno la rassegna Carte da decifrare nella splendida cornice del Castello del Roccolo di Busca – dichiara Davide De Luca, direttore della Fondazione Artea – Un appuntamento fortemente atteso in cui letteratura e musica tornano protagoniste con storie intense di uomini e donne, e non solo, storie di radici, sentimenti, drammi e desideri di
riscatto, raccontate a tratti con leggerezza canzonatoria, capaci di farci riflettere così come emozionare.”
“Poter presentare a Busca – dice il sindaco Marco Gallo – questa edizione di Carte da decifrare è davvero importante e particolarmente significativo. È quasi come un debutto, anche se la formula di questa rassegna è risultata vincente a partire dalla prima edizione, che fu per Busca un po’ una scommessa. Ora si tratta di ripartire dopo il lockdown anche con la cultura e gli spettacoli di qualità: dare una mano in questo settore, particolarmente colpito dalle conseguenze della pandemia, è per noi un piccolo motivo di orgoglio, perché da sempre crediamo che occorra investire anche in questa direzione. Sono pertanto grato ad Artea c he ci consente di tornare al nostro pubblico con tre serate e un programma davvero riguardevole. Aspetto buschesi e visitatori sulla terrazza dello splendido parco del castello del Roccolo per tre sere di letteratura e musica destinate a lasciare ancora un segno”.

CARTE DA DECIFRARE – IL PROGRAMMA

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Giovedì 30 luglio, ore 18.30 ALESSANDRO PERISSINOTTO con Max Carletti e Silvia Carbotti

La congregazione: deliri e delitti dall’America profonda

Alessandro Perissinotto, scrittore e autore teatrale, porta sul palco l’inquietante figura del reverendo Jim Jones, l’uomo che, nel 1978, in un crescente delirio, condusse la sua congregazione, il “Tempio del Popolo”,al più grande suicidio di massa chela storia ricordi: 909 morti e una manciata di scampati. E proprio una di quegli scampati, Elisabeth Doran, farà compagnia al reverendo in questo spettacolo di narrazione musicale che dell’America profonda raccoglie non solo le storie, ma anche le sonorità e le canzoni, affidandole alla voce di Silvia Carbotti e alla chitarra di Max Carletti.

Alessandro Perissinotto è stato un giovane scrittore torinese; adesso non lo è più. Ha sulle spalle 55 anni e una ventina di romanzi tra i quali, finché la memoria lo assiste, ama ricordare Le colpe dei padri (secondo classificato al Premio Strega 2013) e Il Silenzio della collina (Premio Grinzane Lattes 2019). Con La congregazione(Mondadori 2020), rivisita la storia di Jim Jones in un thriller ad altissima tensione. Max Carletti, chitarrista jazz, ha collaborato, tra gli altri, con Paolo Fresu, John Riley, Billy Hart, John De Leo e il cantautore Eugenio Finardi. Silvia Carbotti si forma alla Scuola Civica di Torino, ha collaborato con Abnoba, Gnu Quartet e insieme a Max Carletti fa parte del quartetto dei Frubers in the sky con il quale ha inciso Double(2014-Silta records) e Affetti speciali(2019-Emme Record Label).

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Venerdì 31 luglio, ore 18.30 FABIO GEDA e Giorgio Li Calzi

Storia di un figlio

La vita di Enaiatollah Akbari, rifugiato politico afghano arrivato in Italia da adolescente, raccontata da Fabio Geda nel romanzo Nel mare ci sono i coccodrilli e ora nel suo seguito,Storia di un figlio, verrà attraversata e ricomposta nel corso di un reading-concerto. Giorgio Li Calzi suonerà sotto, sopra e attorno al testo. Fabio Geda leggerà sotto, sopra e attorno alla musica.

Fabio Geda è nato a Torino, dove vive. Si è occupato per anni di disagio minorile.Ha pubblicato diversi romanzi tra cui:Nel mare ci sono i coccodrilli(Baldini+Castoldi) e il suo seguito Storia diun figlio(Baldini+Castoldi).Anime scalze(Einaudi) e Una domenica(Einaudi). Una saga: Berlin (Mondadori Ragazzi). Il reportage narrativo:Il demonio ha paura della gente allegra(Solferino). È consulente del Salone del Libro di Torino e del Premio Strega Ragazze e Ragazzi. Giorgio Li Calzi, trombettista, produttore musicale, regista e promotore culturale, ha prodotto dal 1994 dodici album a suo nome e ha collaborato con musicisti come Wolfgang Flür (Kraftwerk), Thomas Leer, la rock star brasiliana Lenine, il pianista e compositore norvegese Jon Balke, il produttore berlinese Frank Bretschneider e scrittori come Andrea Bajani, Andrea Carlotto, Chandra Livia Candiani, Tiziano Scarpa,Giuseppe Culicchia oltre a Fabio Geda. Con Gian Luigi Carlone (Banda Osiris) e Johnson Righeira produce lo spettacolo Italiani (2013, TPE). Il suo ultimo lavoro come regista è Medea (2019, prod. Rivoli Musica) per il Balletto Teatro di Torino, il suo ultimo lavoro discografico è “Encounters at the end of the world” con il musicista svedese Thomas Feiner. Dirige dal 2010 il festival CHAMOISic, a Chamois nella valle del Cervino, dal 2018 co-dirige il Torino Jazz Festival, inventando insieme a Piemonte dal Vivo ne l2019 il Torino Jazz Festival Piemonte e creando concerti unici grazie alle numerose produzioni originali tra musicisti italiani e musicisti internazionali.

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Sabato 1 agosto, ore 18.30 TIZIANO SCARPA e Debora Petrina

Le cose che succedono di notte

Debora Petrina, cantautrice e compositrice, incontra le storie di Tiziano Scarpa. Sul palco alternano canzoni e racconti in rima. Alle tastiere, chitarra e voce, Debora si mette in contatto con mondi sconosciuti, è una specie di veggente elettronica. Canta con una presenza scenica ammaliante le sue canzoni innovative,bellissime, che emanano calda sensualità e ritmi vivaci. Fra un brano e l’altro accompagna le parole di Tiziano,che racconta di uomini, alberi, animali che cercano l’amore e la verità. Sono storie tratte dal suo libro Una libellula di città.

Canzoni e musiche di Debora Petrina (voce, tastiere e chitarra)

Racconti e rimedi Tiziano Scarpa

Si ringraziano per la collaborazione il Teatro Stabile del Veneto e Lorenzo Maragoni.

Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. È un romanziere, poeta e drammaturgo.Il suo romanzo Stabat Mater(Einaudi, 2008) ha ricevuto il Premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano.Venezia è un pesce(Feltrinelli, 2000) è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo come guida particolarmente originale alla città di Venezia. Il suo romanzo più recente è La penultima magia(Einaudi, 2020). Le sue opere sono state tradotte in varie lingue, fra cui il giapponese, il cinese, il russo,l’ebraico e l’arabo.Scarpa ha collaborato con molti musicisti (jazz, rock, classici, pop): tra gli altri, Enrico Rava, Marlene Kuntz,Giorgio Li Calzi, Michele Tadini, Massimo Donà. Debora Petrina è secondo Paolo Fresu “una delle artiste più originali emerse nell’ultimo decennio.Multiplae capace di moltiplicare l’arte’”.Stimata da David Byrne, che ne ha spesso pubblicato i brani nelle sue radioplaylist di preferiti, ha ricomposto un brano di John Cage, la cui partitura è ora pubblicata worldwide dalle Edizioni Peters con il doppio nome Cage/Petrina.Paolo Fresu l’ha scelta per inaugurare con un album la sua etichetta dedicata alle voci; assieme a lui Petrina ha registrato anche un disco pubblicato da Repubblica nel 2016 per i 40 anni del gruppo editoriale.Ha suonato negli Stati Uniti, Cuba, Turchia,Etiopia e Giappone, oltreché in Europa. Ha all’attivo 4 album come cantautrice/compositrice e 3 album di inediti come pianista di musica contemporanea.È nel cast dei protagonisti vocali delle ultime opere del compositore GiovanniMancuso, per il Teatro la Fenice di Venezia.

Carte da decifrare Castello e parco del Roccolo, Busca 30-31 luglio, 1 agosto 2020. Informazioni  e biglietti: fondazioneartea.orgticket.it.

“Carte da decifrare” è un progetto di: Fondazione Artea, Regione PiemonteIn collaborazione con: Salone Internazionale del Libro di Torino. Con il sostegno di: Comune di Busca, Associazione Castello del RoccoloCon il contributo di: Fondazione CRT, Fondazione CRC.



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