Poste ad orario ridotto e disagi per gli utenti: il Comune di Carmagnola sollecita la riapertura degli sportelli con orario completo
Orari ridotti alla posta e, in seguito alle numerose lamentele dei cittadini, il Comune di Carmagnola scrive a Poste Italiane per chiedere la riapertura con orario esteso degli uffici sul territorio.
“Tante le proteste dei cittadini, anche sui social media, per la prosecuzione delle aperture al pubblico con orario ridotto degli sportelli dei tre uffici postali carmagnolesi – spigano dal Comune – .Con l’evolversi della pandemia, Poste Italiane ha ridotto gli orari di apertura al pubblico dei propri sportelli”. Per Carmagnola questo ha significato avere due uffici (via Dante e via Torino) aperti sei giorni la settimana solo al mattino, e la posta di San Bernardo aperta solo tre mattine la settimana.
“Con l’allentamento del lockdown e la ripresa delle attività economiche e lavorative l’utenza degli sportelli pubblici e privati è aumentata. – proseguono da Palazzo Civico – Nelle ultime settimane, diversi cittadini hanno lamentato lo svilupparsi di lunghe code fuori dagli uffici postali e il disagio di un servizio aperto solo al mattino. Per venire incontro all’utenza, il Comune, pur non avendo competenze in materia, si è fatto portavoce delle istanze della cittadinanza e ha scritto a Poste Italiane per sollecitare una riapertura degli sportelli con orario completo, anche al fine di agevolare la ripresa di attività sul territorio e scongiurare il pericolo di assembramenti”.
L’assessore all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, Massimiliano Pampaloni, commenta: “Comprendiamo le esigenze organizzative e di tutela dei propri dipendenti che Poste Italiane ha dovuto adottare in relazione all’emergenza Covid, tuttavia il perdurare dell’apertura degli sportelli con orario ridotto crea disagi nell’utenza e lunghe code, con il rischio concreto di assembramenti. Abbiamo scritto a Poste Italiane per sollecitare la riapertura degli uffici con orario pieno, la città ha 30.000 abitanti e un servizio ad orari dimezzati non è sufficiente a coprire le esigenze del territorio in questo momento in cui le attività stanno cercando di riprendere il regolare lavoro. Ci auguriamo che la situazione possa trovare presto una soluzione positiva”.