UN CAFFE’ A… MUMBAI (prima parte) – Con Antonella Belsito

A Mumbay con Antonella Belsito

#torneremoaviaggiare

Un caffè a… Mumbai

Con Antonella Belsito (Ingirula Viaggi)

Prima parte

Oggi parlerai di Bombay. Perché proprio Mumbai? Amo complicarmi le situazioni. Mumbai ribattezzata così nel 1995, tutti la conoscono come Bombay, è sicuramente la città più difficile da descrivere tra quelle da me visitate. E’ impegnativo far percepire le sensazioni che ti travolgono già pochissimi istanti dopo essere arrivati. Appena giunti tutto appare moltiplicato all’ennesima potenza rispetto a come immaginavi potesse essere.
A proposito di questo, voglio citare alcune righe di un libro che lessi diversi anni fa, ancora prima di pensare che ci sarei mai andata:“La prima cosa che mi colpì di Bombay (…) fu l’odore diverso dell’aria: Lo senti ancor prima di vedere o udire qualsiasi altra cosa dell’India (…) è il dolce aroma impregnato di sudore della speranza (…) E’ l’aroma di dei, demoni, imperi e civiltà che risorgono e decadono.(…) Fiuti il trambusto, il sonno e i rifiuti di sessanta milioni di animali, in gran parte topi ed esseri umani. Fiuti lo struggimento, la lotta per la vita, i fallimenti cruciali e gli amori che creano il nostro coraggio . Fiuti diecimila ristoranti, cinquemila templi, chiese e moschee, fiuti un centinaio di bazar dove si vendono profumi, spezie, incenso, fiori appena colti. Karla un giorno lo chiamò il peggiore buon profumo al mondo” (Gregory David Roberts, “Shantaram”).

Tu li hai sentiti questi odori? Ovunque… Ciascun visitatore proverà emozioni e sensazioni diverse. Un luogo dove sicuramente non mancavano è stato un mercato visitato alle 5 del mattino. Mio figlio di 8 anni che era con noi camminava tappandosi il naso… il suo olfatto giovane è molto potente. Riesci a riconoscere l’odore del sudore che rende concreta la fatica del lavoro che è solo manuale. L’aroma delle spezie che racchiudono in se il potente fascino e l’esotico mistero del loro paese d’origine. Venduti in ogni angolo a profusione si trovavano fiori che contrastano con la povertà circostante ma che, con la loro fragranza, mettono di buon umore. Trovi il profumo di ortaggi e frutta. Aroma di cibo cucinato per strada… Quando rientri a casa e apri la valigia inspiri… e li risenti tutti… Gli odori riesci anche a portarteli a casa… Però mai potrai rimanerne assuefatto.

Mi dicevi che con te hai portato tuo figlio di 8 anni. Non hai avuto paura? Premesso che non gli ho lasciato mai la mano neanche un secondo, posso dirti che non mi sono mai sentita minacciata. Non si ha mai la sensazione che qualcuno voglia farti del male. Sono contenta di esserci potuta andare anche con lui. E’ sicuramente un insegnamento di vita che nessun libro potrà mai dare. Fin da piccolo potrà comprendere, accettare e amare la diversità umana. Spero che impari a non dare mai nulla per scontato. Dico sempre ai miei clienti: “Viaggiate con i vostri bambini, i loro occhi colgono particolari che a noi sfuggono. Con le loro domande ci costringono a darci delle risposte…

E il cibo? Cosa puoi dirmi? La cucina è molto varia ed è il risultato di numerosi fattori storici e culturali. Il cibarsi è per gli indiani un’esperienza spirituale. I sapori hanno la stessa energia degli odori. Ciò che caratterizza i cibi è sicuramente la forza delle spezie utilizzate in maniera massiccia. I nostri piatti,anche quando saporiti o piccanti, al palato di un indiano risultano sicuramente insipidi. Tantissimi sono i piatti vegetariani. Da non perdere lo street food che non sempre i turisti hanno il coraggio di assaggiare. Da provare bhel puri, un’esplosione di sapori dolci, salati e piccanti venduto ovunque per le strada. Si tratta di uno snack a base di riso soffiato, verdure e salsa piccante al tamarindo. Da non perdere il chai, tipico te indiano arricchito dal latte e dalle spezie. Una curiosità è che tutti gli indiani ricchi o poveri che siano, in sari o in giacca e cravatta, in strada, nei ristoranti a casa, consumano i pasti rigorosamente con le mani.

UN CAFFE’ A MUMBAI –  Fine prima parte – continua

Le tappe precedenti del viaggio con Alessia Respighi e Antonella BelsitoLas Vegas 1 e Las Vegas 2; New York 1 e New York 2; Kathmandu 1; Kathmandu 2; Istanbul 1 e Istanbul 2; Washington 1 e Washington 2.

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