IL CIELO IN UNA STANZA E INTERVISTE A DISTANZA 7 – Claudia Torta; Alberto Tamietti
IL CIELO IN UNA STANZA
Vita e lavoro in casa: cosa cambia restando fermi
Interviste a di… stanza (a cura della Redazione di IERI OGGI DOMANI)
INTERVISTE A DISTANZA 7: Claudia Torta; Alberto Tamietti
Claudia Torta
Dirigente scolastico I.I.S.S. “Norberto Bobbio” di Carignano
Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
In parte il mio lavoro non è cambiato. Quotidianamente, anche nella gestione ordinaria, occorre coordinare le attività didattiche, disporre i documenti da inviare alle istituzioni, dialogare con le famiglie, trasformare in indicazioni operative le norme emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione (si pensi ad esempio all’Esame di Stato), coordinare le attività dei collaboratori scolastici e del personale A.T.A.
A questi impegni, se ne sono aggiunti altri, propri della situazione. Fondamentale è stata sicuramente l’attivazione della Didattica A Distanza, organizzandone le modalità di svolgimento.
Al fine di renderne proficua la realizzazione, è stato svolto un sondaggio sui bisogni “informatici” delle famiglie e ci siamo attivati, grazie anche ai fondi messi a disposizione e con quanto già era in nostro possesso, per sopperire alle necessità e distribuire strumenti a chi ne è sprovvisto.
Da dove lavora?
Parte da casa, parte a scuola. La sede ove sono ubicati gli uffici, infatti, rimane aperta due mattine la settimana. Ricorro spesso alle videoconferenze (consigli di classe, collegio docenti), consultazioni via mail e tramite contatti telefonici, per chiarimenti o miglioramenti organizzativi.
Il suo luogo preferito in casa e perché
Il mio luogo preferito è il salotto. Una stanza con 4 finestre che rendono l’ambiente particolarmente luminoso, con scrivania e postazione lavoro. E se alzo lo sguardo, oltre la finestra, ho la fortuna di vedere una distesa verde.
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Primo pensiero del mattino: osservo la mia scrivania e, pensando alle postazioni di lavoro dei nostri ragazzi, mi viene in mente quanto letto tempo fa: “Scusate il disordine, siamo impegnati a imparare”.
Alberto Tamietti
Guardiaparco presso il Parco del Po torinese
Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Non è cambiato molto in linea generale, i Guardiaparco continuano a presidiare il territorio, avendo peraltro anche mansioni di pubblica sicurezza, oltre che di polizia giudiziaria, è cambiato parecchio il tipo di lavoro: sul territorio non troviamo più fruitori, ciclisti, runner, pescatori e fotografi naturalisti e le riserve naturali lungo il Po sono frequentate soltanto da animali stupiti del silenzio rotto solo da qualche contadino su trattore intento a preparare i letti di semina. Il nostro lavoro si è concentrato nelle aree dove era previsto un maggior rischio di raduno di persone lungo il fiume per esempio alle Vallere a Moncalieri, al Gerbasso a Carmagnola e al Garettino a Carignano. Fortunatamente la stragrande maggioranza delle persone ha dimostrato un altissimo senso civico e tutte queste bellissime aree lungo il fiume Po nei giorni di festa erano irrealmente deserte. Un’altra novità sono gli animali: ai tempi del Coronavirus la presenza di animali in zone inconsuete è aumentata. Troviamo caprioli nei giardini di corso casale a Torino, cinghiali che si spingono in centri abitati e cornacchie sbruffone che ci guardano con aria di sfida, si chiederanno dove siamo finiti tutti e chissà che delusione quando ci vedranno tornare. Di nostra iniziativa, supportati dai colleghi degli uffici in smart working, abbiamo deciso di proporre dei brevi filmati didattici e, improvvisandoci attori e registi, durante lo svolgimento dei servizi di vigilanza abbiamo ripreso alcuni scorci interessanti e forse poco conosciuti, per non farci dimenticare le bellezze naturalistiche che il nostro territorio ci offre. Il filmato sulla lanca di San Michele a Carmagnola è disponibile sul canale youtube del Parco (https://www.youtube.com/watch?v=I2AW9h8q1kU).
Da dove lavora?
Continuo a recarmi al lavoro presso la mia sede a Moncalieri presso il Parco delle Vallere. Tutte le volte che percorro il tragitto da Carignano a Moncalieri, privo della consueta presenza di auto, mi sento come il protagonista di un film di fantascienza.
Il suo luogo preferito in casa e perché
Sono fortunato ad avere un giardino con le piante che si alternano nella fioritura primaverile ed è questo il luogo che preferisco per rilassarmi quando torno a casa.
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Che giorno della settimana è oggi? Devo di nuovo convincere i miei due figli adolescenti a non andare a letto troppo tardi.
FINE INTERVISTE A DISTANZA 7.
Le INTERVISTE A DISTANZA continuano: SEGUITECI!