Un Distretto per Chierese e Carmagnolese – Uniti nel nome del Cibo, anche il Consiglio regionale favorevole
Verso la creazione del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, c’è il via libera della Regione. Dopo il Consiglio metropolitano, anche il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato ieri una mozione per l’istituzione del Distretto del Cibo dell’area omogenea Chierese-Carmagnolese, la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei ventidue Comuni di una delle 11 Zone omogenee in cui è suddiviso il territorio metropolitano. Peperone e Salame di Giora di Carmagnola, Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, Asparago di Santena, Ciliegie di Pecetto, Cipolla Piatlina bionda di Andezeno, Freisa di Chieri: sono solo alcune delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della Zona omogenea 11 che potranno essere valorizzate dal Distretto.
Come hanno ricordato il Vicesindaco metropolitano e il Consigliere delegato allo sviluppo economico, nel novembre scorso il Consiglio metropolitano aveva approvato all’unanimità una mozione in cui si sollecitava la Regione Piemonte ad emanare il Regolamento che, in attuazione della Legge regionale 1 del 2019, consentirà di istituire il nuovo Distretto del Cibo. Il Consiglio Regionale si è quindi associato alla proposta, dando più forza al progetto.
I Distretti del Cibo sono intesi dal legislatore regionale come uno strumento per coniugare le attività economiche con la cultura, la storia, la tradizione e l’offerta turistica locale.
La mozione approvata dal Consiglio metropolitano faceva riferimento in particolare alla possibilità per tale territorio di accedere alle risorse del Piano di Sviluppo Rurale regionale 2021-2027 per sostenere l’avvio del Distretto.
Il Vicesindaco metropolitano sottolinea che l’emanazione del Regolamento, quando avverrà, sarà una vittoria dell’intero Consiglio ed è un passo fondamentale per la funzione della Città metropolitana, a sostegno di un progetto che deriva da un’attività politica trasversale.
L’ordine del giorno approvato a Palazzo Lascaris, con primi firmatari i consiglieri regionali Giorgio Bertola, Movimento 5 Stellle, e Monica Canalis, Partito Democratico, e sottoscritto da numerosi consiglieri (Disabato, Frediani, Martinetti, Sacco, Nicco, Avetta, Marello, Salizzoni, Sarno), si propone di favorire ed incentivare la nascita del Distretto del Cibo del Carmagnolese e del Chierese. “Questo territorio – spiega Giorgio Bertola – produce ortaggi, erbe aromatiche e officinali, frutta, cereali, carni, latte, formaggi per le famiglie, la ristorazione e per la trasformazione e conservazione e risulta un distretto con forte vocazione rurale, inserito in un ecosistema ricco di biodiversità in grado di soddisfare una parte della domanda di prodotti agricoli freschi, sostenibili, sani, salubri, accessibili, di qualità proveniente dal torinese. L’approvazione del nostro ordine del giorno in Regione Piemonte, dopo il via libera in Città Metropolitana, è un ulteriore passo che va nella direzione della promozione dei prodotti del nostro territorio”
“La finalità – sottolinea il consigliere Davide Nicco – è quella di tutelare e sostenere le aziende agricole ed agroalimentari tramite la costituzioni di filiere e di servizi a livello provinciale e regionale, che garantiscano la redditività del lavoro delle imprese e l’accessibilità dei consumatori a cibi prodotti e immessi sul mercato dal territorio circostante. Per questo motivo la Regione si impegnerà a “farsi parte attiva per la creazione e lo sviluppo del Distretto del cibo dell’area del Chierese e Carmagnolese ed a pubblicizzare tale sostegno”.
I ventidue Comuni che appartengono all sistema economico dell’area omogenea del Chierese e Carmagnolese sono i seguenti: Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze, Villastellone.