POSTA DI FEBBRAIO – I nostri lettori ci scrivono
Le lettere pubblicate su IERI OGGI DOMANI, versione stampa
Posta di febbraio 2020.
La Serenissima
di Carignano
per l’IRCC di Candiolo
Questo è stato il primo anno in cui noi dell’Associazione Sportiva La Serenissima ci siamo cimentati in un’impresa che è partita in sordina e piano piano ha coinvolto tante persone, della Serenissima e non, come noi desiderose di fare qualcosa di utile, qualcosa per qualcuno.
Così, con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare, ci siamo improvvisate impegnandoci nei lavori più disparati, all’unicinetto, ai ferri, bricolage, ecc.. tutto per poter dare anche noi un contributo concreto all’attività dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo.
Abbiamo esposto i nostri manufatti per ben tre volte in occasione delle manifestazioni natalizie e, grazie alla generosità e disponibilità di tanti, siamo riuscite nel nostro intentento e abbiamo potuto devolvere all’Istitituto di Candiolo 1.000 euro.
Grazie ancora a tutti.
La Serenissima – Carignano
I capponi di Renzo
Qualche giorno addietro, da liberale incallito, parlavo con un’amica “cattocomunista” dei problemi economici (quindi anche politici) con cui si confronta la gente comune.
Facevo notare che la gran parte delle persone si divide e si scontra senza che in nessuno di loro sorga nneppure il dubbio che così fanno il gioco di una classe politica a parer mio totalmente incapace, autoreferenziale, che pensa solo a conservare il “seggio”.
Tema principale dello scontro sono naturalmente le scelte economiche e fiscali sui quali partono, lancia in resta: dipendenti e partite I.V.A., l’un contro l’altro armati, con accuse di evasione fiscale, delocalizzazioni pretestuose…
Non si accorgono che, come “i capponi di Renzo”, si beccano tra loro benché abbiano una sorte comune ed un comune nemico cioè questo “Stato” o meglio nell’unica forma in cui esso si manifesta il ” Fisco” perché i “servizi” ormai sono inesistenti o pagati oltre alle tasse “normali” (strade dissestate e ponti che crollano nonostante i pedaggi, tiket sanitari, pensioni penose ecc.).
I dipendenti, fiscalmente quasi onesti (loro malgrado) per via della trattenuta alla fonte che opera il datore di lavoro quale “sostituto d’imposta”, considerano “legittima difesa” fare qualche lavoretto in nero o chiedere all’artigiano, chiamato per una riparazione, di non fare la fattura per non pagare ll’I.V.A., salvo poi accusarlo di essere un evasore.
Le partite I.V.A., anch’esse per “legittima difesa”, quando possono e per la verità sempre meno, “scappano” dai doveri fiscali.
Possibile che non facciano fronte comune contro uno Stato “predone” ed uniti diano corso ad una nuova “rivolta del The”, da cui ha tratto origine la guerra d’indipendenza americana contro gli inglesi oppressori fiscali?
Le imprese delocalizzano, a causa del fisco e di mille leggi astruse per cui “del doman non c’è certezza”, da ciò conseguono perdite di posti di lavoro, quindi tutti, in un sol coro, dovrebbero “sollevarsi” o quantomeno iniziare con pratiche di “disobbedienza civile” (termine caro anche alla sinistra, ad esempio quando si parla di diritti civili od in materia di droga più o meno leggera) e, nel pieno rispetto della legge, porre in essere azioni concrete di disturbo quale lo sciopero dell’ F24 (modello con cui si fanno i versamenti delle tasse).
In concreto, ad esempio, si potrebbe fare diligentemente la dichiarazione dei redditi, dell’I.V.A. ecc., versare i saldi ma non gli acconti, che potrebbero essere versati successivamente, a conguaglio, con delle piccole maggiorazioni, tutto perfettamente legale, ma con conseguenze pesanti sulle casse pubbliche.
Lo sciopero generale, politico, di 24 ore, proclamato dalle organizzazioni sindacali per questa o quella battaglia di “bandiera”, lascia il tempo che trova, è ormai un’arma spuntata.
Serve una immediata riduzione della pressione fiscale generale (diretta ed indiretta), almeno il dimezzamento delle aliquote oggi in vigore, per dar soldi alla gente comune che con un maggior potere d’acquisto, aumenterebbe la domanda interna e l’interesse ad investire, il tutto unito ad un sensibile snellimento delle procedure amministrative ed ad un “pesante” taglio della spesa improduttiva-clientelare.
Invece siamo qui a scannarci a vicenda osannando (chi questo chi quello) tutti insieme quelli che, indistintamente, sono la causa del nostro male.
Purtroppo non siamo francesi!
Lettera firmata
A va prope bin parei?!
I quattro episodi che si snodano in “A va bin parei”, la nuova opera teatrale portata in scena dalla compagnia Fric-Filo 2, scritta e diretta da Pierluca Costa, ci aprono il baule dei ricordi su un mondo passato, quando tanto faticoso era sopravvivere e così impegnativo migliorare. Oggi tutto questo è così poco considerato o quasi schernito dai giovani, proiettati piuttosto verso i piaceri del benessere raggiunto… ma dal futuro così incerto.
Il regista Pierluca Costa ha saputo, con maestria, rappresenare questo confronto tra il passato ed il presente e, con squarci di vissuto, ambientati in una bella scenografia d’epoca, ha fatto affiorare come in un sogno ricordi di esperienze personali o raccontate dai nostri cari. Ci siamo emozionati e anche commossi alle varie situazioni portate sulla scena.
Nella cucina di campagna pervasa di frenesia ed ansia per la nascita del vitellino che avrebbe portato benessere, mista all’angoscia che il parto non andasse a buon fine…. dove la figura del nonno, oramai in disparte per gli anni e così dolce con la nipotina, ci ha riempito di tenerezza…
Alla stazione del paese che accoglie i ragazzi in partenza per la guerra: quanta tristezza nel cuore e quanta paura di non riuscire a tornare, ma la presenza del loro parroco che cerca di trovare le parole giuste rasserena un poco l’atmosfera.
Sulla banchina del porto dove i nostri cari hanno vissuto la partenza con speranza e timore verso un futuro incognito in un Paese lontano, per tentare di uscire dalla povertà…. e chi non ha avuto un nonno, uno zio o un conoscente che non sia stato a Buenos Aires ed abbia raccontato le proprie esperienze?
Al parco del Valentino dove i coscritti di leva col fazzoletto tricolore al collo festeggiano il ritrovarsi in una serata allegra, un attimo di fuga dal lavoro e magari da mogli troppo stanche…. e tuttavia si sentono assolti dalla presenza del giovane parroco che li accompagna nella loro bisboccia annuale.
Questo ritorno al passato ci ha fatto pensare ma anche divertire alle batute simpatiche e scherzose dei bravissimi attori, sia quelli di maggiore esperienza sia quelli al debutto, che hanno sciorinato a meraviglia il dialetto carignanese, oggi prezioso e caro a tutti, da custodire per il futuro.
Una miscela intelligente e ben dosata, tra riflessione e divertimento, ha reso questa commedia intensa e leggera allo stesso tempo. Dobe emergono i veri valori della vita, a volte accantonati in questa era digitale che ci sfugge di mano.
Una bella opera didattica che i ragazzi delle scuole dovrebbero vedere per, magari, pensare, capire e qualche volte ridimensionare un po’ i loro comportamenti.
Grazie Pierluca e grande merito alla compagnia teatrale parrocchiale Fric-Filo 2.
Rita da La Loggia e Anna Maria
Il Salsasio
progetta il futuro
Con l’inizio del 2020 rivolgo a voi tutti il nostro grazie per averci sostenuto nelle attività e nelle iniziative dell’anno appena trascorso.
Grazie all’aiuto attivo dei nostri sponsor e con la grande passione che mettono tutti i nostri numerosi volontari, l’U.S.D. Salsasio è riuscita a vivere il 2019 con moltissime novità ed iniziative sia in campo sportivo che culturale e organizzativo.
Nell’anno trascorso sono molti gli obiettivi ed i traguardi raggiunti, così come sono tanti i progetti appena avviati.
Il 2019 è stato l’anno della nostra partecipazione a “La Domenica Sportiva” su Rai 2 in diretta dagli studi Rai di Milano; l’avvio del settore tennis e dei corsi che hanno visto numerosi bambini e bambine imparare questa attività sportiva direttamente da una giocatrice di serie A; l’avvio del settore femminile di calcio con la nascita della prima squadra composta esclusivamente da bambine.
Il 2019 è stato inoltre l’anno dei festeggiamenti del nostro trentesimo anno di fondazione dove passato e presente hanno dato vita al futuro del Salsasio con l’affiliazione al Genoa Calcio.
L’anno che si è concluso ha visto inoltre una grande novità anche per il nostro centro sportivo “Giorgio Demichelis” che è entrato a far parte della “Location guide” della Film Commission Torino Piemonte come possibile futura location cinematografica.
La famiglia del Salsasio si è allargata grazie all’arrivo di nuove collaboratrici e nuovi collaboratori, soprattutto giovani che grazie al loro volontario ed instancabile aiuto affiancato a quello dei più esperti ha ottenuto i risultati sportivi, ma in particolare sociali che ci eravamo posti.
Il vedere i nostri giovani, i collaboratori, ma in particolare i nostri bambini felici di stare insieme ed onorati di vestire la divisa salsasiese è ciò che ci da motivo di continuare in questa corsa verso il futuro, in un 2020 che sarà pieno di eventi e novità.
Nei prossimi mesi ci saranno infatti i nostri Tornei, oltre ad un grande evento al quale stiamo lavorando e senza dimenticare che grazie all’affiliazione con il Genoa avremo modo di proporre degli eventi organizzati dai due enti. Questo solo per accennarvi ciò che sarà il 2020 per l’U.S.D SALSASIO.
Il presidente dell’U.S.D. Salsasio
Giuseppe Quattrocchio
Soovranismo della carità?
Da un po’ di tempo, è sbarcata anche a Carignano “Cooxazione – Bran.Co Onlus”, allestendo un gazebo d fronte al Mercatò Local in via Vigada, al fine di raccogliere alimenti non deperibili per “portare un aiuto concreto alle numerose famiglie italiane in difficoltà economica, ben lontane dalle istituzioni spesso rivolte altrove, e versanti in condizioni ai limiti della dignità” (dal sito www.bran-co.it”). La cosa non sarebbe disdicevole, anzi meritoria di un aiuto concreto, cui molti Carignanesi hanno dato il loro supporto, già abituati alle Collette Alimentari gestite da altre associazioni di Volontariato. Ma di chi si tratta realmente? Abbiamo navigato, con curiosità, sul loro sito e la prima cosa che ci è venuta all’occhio è stata che questa Onlus si rivolge a famiglie italiane. In un’epoca di sovranismo esasperato, la cosa non ci fa così piacere: in questo preferiamo la Colletta Alimentare, che dona alimenti a tutti, senza distinzioni di provenienza.
Navigando ancora un po’, abbiamo notato rimandi continui alla famiglia, chiaramente quella tradizionale, rifuggendo la teoria del “gender” (grande pubblicità per un convegno tenutosi a Melegnano nel 2017, “Identità contro ideologia: come il gender vuole sostituirsi all’uomo e alla donna”). In questo, la Onlus si appoggia all’Associazione “Ricognizioni” (già “Riscossa Cristiana”, uno dei gruppi presenti al Congresso della Famiglia, svoltosi a Verona lo scorso anno e ignorato persino dal Sommo Pontefice). Allora ci siamo addentrati nel sito di “Ricognizioni”, dove abbiamo trovato un sacco di notizie su strane lezioni di educazione sessuale (senza mai citare fonti) tenutesi in Scuole italiane – chiaramente di sinistra – dove si propagandava l’utilizzo smodato del preservativo e della pillola del giorno dopo come conseguenza di un sesso senza limiti. Oppure di falsità relative alla possibilità di introdurre il suicidio libero nella Legislazione italiana. O ancora confuse analisi sul Caso Bibbiano. Per concludere, una simpatica citazione tratta da “Ricognizione” (organo divulgativo della “Riscossa Cristiana”) e riferito a Papa Francesco I: L’Angelo di Dio assegnato a ciascuno dalla pietas superna è già da tempo in soffitta tra quelle robe vecchie cui gli adepti della religione del fitness non credono più (compreso l’inquilino di Santa Marta che alterna con disinvoltura le sedute dall’analista e dal confessore). Riscossa Cristiana è dichiaratamente un movimento religioso contrario alle politiche di apertura di Papa Bergoglio. Diamo un’occhiata poi alle sedi di distribuzione del cibo raccolto da Cooxazione: la maggior concentrazione di sedi operative è in Lombardia. Solo una sede è a Torino. E no, cari i miei Volontari di Cooxazione: anche noi siamo sovranisti. Vogliamo che il cibo raccolto vada ai Carignanesi, non ai Torinesi e neppure a Abbiategrasso.
ANPI Sezione di Carignano
Caduti del Pilone di Virle”
Il Punto Alzheimer
di Carmagnola
prosegue le attività
sul territorio
Il Punto Alzheimer dì Carmagnola sta predisponendo il programma delle attività per i prossimi anni. Per l’anno 2020 verranno confermate le attività svolte nel 2019 alle quali si affiancherà un Gruppo di prevenzione, condotto dalla psicoterapeuta Adriana Ricci Horta, rivolto ai cittadini che intendono mantenere in allenamento la memoria.
Lo psicoterapeuta dottor Stefanelli inizierà gli incontri di sostegno dedicati ai famigliari di persone malate, al fine di offrire un valido supporto al loro lavoro di cura.
La Palestra cognitiva, rivolta a persone che già hanno alcune difficoltà cognitive, continuerà gli incontri il martedì mattina e il giovedì pomeriggio presso i locali di via Cavalli 6.
L’avvio del Gruppo di prevenzione e del Gruppo di sostegno ai famigliari, nonché la prosecuzione della Palestra cognitiva sono possibili grazie al ricavato della quinta Cena di Solidarietà dello scorso 5 dicembre (donazione di 62.000 euro, divisa in parti eguali tra Punto Alzheimer di Carmagnola e Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro Onlus) alla riuscita della quale hanno contribuito i numerosi partecipanti ed i generosi sponsors con donazioni liberali, con prodotti alimentari e con il proprio lavoro.
A tutti loro, ancora una volta, il Punto Alzheimer di Carmagnola esprime la propria profonda gratitudine.
Prosegueo anche l’atività del Caffè Alzheimer che, il penultimo sabato di ogni mese, presso i locali parrocchiali ICONA’ della Parrocchia Santi Pietro e Paolo (corso Sacchirone 9), propone interessanti incontri con medici, psicologi, fisioterapisti, che trattano diverse tematiche legate alla malattia e al lavoro di cura.
Sabato 22 febbraio argomento del Caffè sarà “La terapia occupazionale – Come affrontare le attività della vita quotidiana”, con la presenza delle dottoresse Alice Labate e Federica Giordano, terapiste occupazionali.
Si ricorda che il Caffè Alzheimer è aperto a tutti: a coloro che sono coinvolti in famiglia da tale malattia, ma anche a cittadini interessati agli argomenti trattati.
AMA – Punto Alzheimer Carmagnola
Una voce
dall’Istitiuto
Faccio-Frichieri
di Carignano
Un po’ di calma e di riposo ci voleva, dopo il lungo e intenso periodo festività, anche se il lavoro è già ripreso con un ritmo sostenuto. Le nostre attività si concentrano ora sul Carnevale, con maschere e disegni per sostituire quelli natalizi attaccati ai tabelloni.
I bimbi delle scuole materne non si sono ancora visti, quindi capirete a cosa si riferisce la quiete!
In compenso questo è un periodo ricco di avvenimenti, che sono iniziati il 2 febbraio (data che coincide con il mio compleanno). Questo giorno infatti ci sono celebrazioni importanti: oltre a quella delle candele ricorre infatti la festa patronale del nostro Istituto, con una messa solenne nella nostra cappella animata dal coro di Santa Cecilia. In tale occasione viene ricordata anche Sant’Agata, protettrice delle tessitrici. Anche se la fabbrica Bona ha cessato da tempo la sua attività, chi ha lavorato nei suoi due stabilimenti non dimentica e approfitta di questa data per riunirsi, senza dimenticare le colleghe più anziane presenti in questo Istituto. Penso che questa sia la festa più bella di tutto l’anno per l’allegria che porta e per i dolciumi di ogni tipo che ci vengono offerti.
Il 9 febbraio sono prenotata per il teatro dialettale in cui recita anche l’ex direttore Renato Margaria.
Aspettiamo anche il Carnevale, e specialmente il momento in cui la Castellana e il Gran Siniscalco, maschere rappresentative di Carignano, accompagnate dai capicarro e da altre maschere vengono a trovarci portando colori e allegria nei nostri saloni. Anche qui non mancano bibite, bugie, canti e balli fino a cena!
Fa piacere che, qualsiasi avvenimento vi sia in città, l’Istituto Frichieri non venga mai dimenticato, e noi facciamo di tutto per accogliere chiunque con amicizia e simpatia.
Nel prossimo numero vi racconterò in dettaglio la festa del Carnevale.
Arrivederci alla prossima.
Lidia Dettoni
Questa la posta di febbraio, pubblicata anche nella versione stampa di Ieri Oggi Domani. Inviate le vostre lettere con nome, cognome, recapito telefonico e firma a ierioggidomani17@gmail.com. I testi anonimi non vengono presi in considerazione.