Tav e Tribunale Unico dei Brevetti a Torino – RinnovamenTO: “Chiediamo aiuto a David Sassoli”
Torino e Milano in lizza, ed è ancora una volta un derby, per una delle sedi europee del TUB – Tribunale Unico dei Brevetti. Sulla candidatura, Torino fa sentire la propria voce e anche RinnovamenTO porta avanti la causa: “Abbiamo letto con soddisfazione che l’appello dell’ottobre scorso per portare a Torino una delle sedi europee del Tribunale Unico dei Brevetti ha fatto un importante passo avanti con la presentazione ufficiale al governo italiano della richiesta di candidatura. Ora, come “RinnovamenTO” – dice Guido Imanon, coordinatore del movimento che ha raccolto l’esperienza di “Sì, Torino va avanti”, organizzatore delle manifestazioni di piazza del 2018 e 2019 a favore della nuova linea ferroviaria Torino-Lione – chiediamo alla sindaca della Città Metropolitana, Chiara Appendino, e al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, di caldeggiare l’ insediamento in città di questa importante istituzione europea con il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, in occasione della sua presenza alle Ogr di Torino, il 24 febbraio prossimo”.
“Tav e Tub rappresentano due opportunità fondamentali- sottolineano da RinnvamenTO – per combattere il declino di Torino, per rilanciarne l’ economia e l’ occupazione, per instradarla su un futuro di sviluppo dopo gli allarmi lanciati da autorevoli centri studi, dai sindacati e dalle associazioni di categoria. Per La Tav si tratta non solo di fare concreti e significativi passi avanti nei lavori di costruzione, ma anche di chiedere all’ Unione Europea di elevare il contributo comunitario dal 40% al 55%, secondo quanto avevano affermato autorevoli esponenti della UE, in sedi istituzionali e sui media, e di ottenere un finanziamento anche per le opere relative alla tratta nazionale ( dal tunnel all’interporto di Orbassano e a Porta Susa)”. E proseguono: “Per il Tub si tratta di sottolineare che il Consiglio Comunale di Torino e il Consiglio Regionale del Piemonte hanno già approvato all’ unanimità due mozioni per impegnare Sindaco e Giunta Regionale a chiedere al governo di scegliere Torino come sede e di ribadire le 10 motivazioni a sostegno della candidatura, contenute nell’appello del 21 ottobre scorso di Sì Torino va avanti, sottoscritto dall’Unione Industriale, dall’Api di Torino, dall’Amma, dall’Ordine dei Commercialisti e dall’ Ordine degli Architetti”. Queste le motivazioni: “Torino vanta una storica tradizione in brevetti, il primo Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è nato a Torino; Torino è un’importante area di brevettazione; A Torino hanno sede i più importanti studi nazionali di brevetti; Torino ha il miglior Tribunale civile d’Italia, riconosciuto anche a livello internazionale; Torino è sede di importanti Centri di Ricerca e Innovazione privati (TLab, GM, FCA product development e CRF, Innovation Center Intesa, …) e pubblici (Polito, Unito, Fondazione ISI, …); Torino è sede di importanti organizzazioni sovranazionali (Agenzia Europea della Formazione, Organizzazione Internazionale del Lavoro, Staff College, Unicri, …);Torino è stata di recente riconosciuta “area complessa di crisi” e necessita di investimenti. L’arrivo del TUB, oltre a stimolare un indotto che vale alcune centinaia di milioni di euro all’anno (congressi, convegni, studi legali, laboratori scientifici, sedi di imprese internazionali per seguire da vicino le pratiche legate ai brevetti), avrebbe un evidente peso tecnico, come nuovo stimolo all’innovazione per imprese, università e società di ricerca (le proiezioni fatte dalla UE sulle ricadute sui singoli territori del TUB ammontano a oltre 200 milioni di euro e si tratta di stime molto caute); Torino dispone di numerosi spazi pubblici in zona centrale da destinare velocemente al TUB (ad esempio, ex sede del Tribunale e degli Uffici giudiziari, Grattacielo Rai, Palazzo della Città Metropolitana), oltre a edifici dismessi e da riqualificare che fanno parte del progetto strategico del Comune “Open for business” (39 siti, fra cui Thyssen, Manifattura Tabacchi, Moi, Palazzo del Lavoro, ex Gondrand, Tne, ex Toroc, ex Superga); Torino ha già visto assegnati ad altre città dal governo due importanti insediamenti per i quali si era candidata: l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (finita a Parma) e l’IIt, l’Istituto Italiano di Tecnologia (finito a Genova); Da sottolineare infine che la scelta di allocazione di sedi di istituzioni pubbliche non dipende solo da rivendicazioni di “primogenitura” o di “primati”, ma è di carattere politico e deve prendere in considerazione anche il criterio redistributivo e di equità territoriale”.