Cook the Book a Carignano con quattro autori. Apericena letterari da novembre a marzo all’Alberghiero
Libri e scrittori tornano a Carignano per Cook the Book, nuovi appuntamenti per assaporare letteratura e buon cibo si fondono in un vincente connubio. Gli “apericena letterari” in compagnia di autori che presentano i loro libri sono proposti dal Comune – Assessorato alla Cultura e dall’Istituto d Istruzione superiore “Norberto. Bobbio” di Carignano. Le quattro serate in programma da novembre a marzo, uno al mese, sono le seguenti: venerdì 22 novembre Gian Luca Favetto; martedì 10 dicembre Alessandro Perissinotto; venerdì 28 febbraio Alessandra Comazzi; venerdì 27 marzo Paola Cereda.
Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 18.30 nella sala conferenze dell’Istituto Alberghiero di Carignano, (via Porta Mercatoria 4); al termine di ogni incontro ricco apericena a cura dei professori ed allievi dell’Istituto Alberghiero di Carignano.
Ingresso gratuito a Cook the Book solo per la presentazione del libro (con prenotazione). Quota di partecipazione comprensiva di apericena: 15 euro a incontro. Prenotazione obbligatoria: Comune di Carignano, Ufficio Accoglienza (piano terra del Municipio via Frichieri 13) – giovedì e sabato ore 10-12, tel. 011.9698442; Istituto Alberghiero (va Porta Mercatoria 4), signora Paola, tel. 011.9690670.
– Primo appuntamento venerdì 22 novembre. Gian Luca Favetto, scrittore, giornalista, drammaturgo e collaborator di La Repubblica e RadioRai, presenta il suo ultimo libro “Si chiama Andrea”. Andrea ha avuto un’infanzia quasi felice, dei nonni affettuosi, una madre che e? “l’incarnazione del sublime” e un padre che da sempre coltiva una certa arte della fuga. E ha un lavoro: l’agente immobiliare, anche se non cerca case adatte ai clienti. Andrea cerca abitanti adatti alle case che sceglie, perche? le case sono la metafora migliore per ognuno di noi. Favetto racconta la forza latente dei passaggi di stato, costruendo un personaggio unico e molteplice, che con una vita ne abbraccia molte o forse infinite. Quelle che sono e quelle che sono state. Perche? Andrea e? un essere umano. Come tutti.
– Martedì 10 dicembre, secondo incontro con Cook the Book. Alessandro Perissinotto, autore di “Le colpe dei padri” con cui è arrivato secondo al Premio Strega 2013, torna in libreria con “Il silenzio della collina”, un romanzo che prende le mosse da un cruento fatto di cronaca realmente accaduto.
Protagonista del romanzo è Domenico Boschis, nato nelle Langhe, ma trasferitosi a Roma, dove ha raggiunto il successo come attore di fiction tv. Una notizia inaspettata, però, lo costringe a tornare tra le sue colline: il padre, col quale ha da tempo interrotto ogni contatto, è malato e gli resta poco da vivere. Il vecchio non riesce quasi più a parlare, ma una cosa dice al figlio con urgenza disperata: “La ragazza, Domenico, la ragazza!”, per scoppiare poi in un pianto muto. Dentro quel pianto Domenico riconosce un dolore che viene da lontano. Chi è la ragazza che sembra turbarlo fino all’ossessione?
– Venerdì 28 febbraio. Alessandra Comazzi, giornalista e critica televisiva de La Stampa, narra nel suo libro “La tv che mi piace”, i personaggi, la storia e le curiosità di 60 anni del piccolo schermo.
In Italia la televisione è arrivata nel 1954 e Alessandra Comazzi ne ripercorre la storia alla ricerca dei programmi, delle personalità e degli episodi che vale la pena ricordare. Un’antologia delle trasmissioni, delle fiction e degli eventi mediatici degli ultimi sessant’anni, conditi dagli aneddoti e dalla simpatia di una grande giornalista. Raccontare l’evoluzione del piccolo schermo e dei suoi personaggi – divi, colleghi e direttori – per rivivere la storia del nostro paese, da spettatori. Uno sguardo ironico ma sempre affettuosamente coinvolto, per esaminare, comprendere e protrarre nel futuro la tv che ci piace.
– Venerdì 27 marzo, ultimo appuntamento con Cook the Book. Paola Cereda, psicologa, scrittrice, e specializzata in diritti umani e cooperazione internazionale, con il suo ultimo romanzo, candidato al Premio Strega,“Quella metà di noi” ci immerge in spazi di reconditi segreti, intimità da preservare, fughe inconfessate, ma anche regali senza mittente per le persone che amiamo. Cosa resta di autentico dunque nei rapporti quando si omette una parte di sé? Matilde, maestra in pensione, lo scoprirà nel confronto con sua figlia, con l’ingegnere di cui si prende cura, con gli spaccati di vite sempre in bilico del quartiere di periferia in cui vive: ogni rapporto ci trasforma, in una dimensione di reciprocità che, attraverso l’altro, ci permette di valutare quanto, alla fine, siamo disposti a cedere di quella metà di noi.