L’influenza sta per tornare e sarà più aggressiva. Vaccinazioni in partenza e un consiglio per tutti: Lavatevi le mani
Autunno, influenza in arrivo a fine novembre. E quest’anno il virus sarà più aggressivo degli anni passati. Parte lunedì 28 ottobre in Piemonte la campagna di vaccinazione antinfluenzale per l’anno 2019 ma intanto, lavatevi le mani, un consiglio per tutti.
Come negli anni scorsi la vaccinazione sarà praticata dai medici di Medicina Generale e dai pediatri di Libera Scelta che hanno aderito all’iniziativa. Nella campagna sono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno i vaccini ai medici e ai pediatri. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione.
L’offerta gratuita della vaccinazione riguarderà tutti i soggetti sopra i 65 anni e coloro con meno di 65 anni che soffrono di diverse malattie croniche (respiratorie, cardiache, renali, metaboliche come il diabete, ecc.), dove l’influenza può peggiorare il quadro della malattia di base. La vaccinazione è inoltre raccomandata dai sei mesi di età in su e per una serie di persone che lavorano in servizi pubblici di particolare interesse collettivo come il personale sanitario, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, ecc., le donne in gravidanza o lavoratori a contatto con allevamenti o trasporto di alcune categorie di animali. Per tutte le donne in gravidanza nel terzo trimestre deve essere praticata una dose di vaccino contro tetano-difterite-pertosse al fine di proteggere il bambino nei primi mesi di vita contro la pertosse.
Da alcuni anni per la classe di età dei 65enni è raccomandata la somministrazione congiunta, da fare una volta sola nella vita, della vaccinazione contro le polmoniti e le meningiti da pneumococco nonché quella contro l’Herpes Zoster, comunemente detto Fuoco di Sant’Antonio. Tutte sempre gratuite dal proprio medico di Medicina Generale.
Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l’influenza ha colpito circa 640.000 persone (il periodo di massima attività si è registrato tra la metà di gennaio e l’inizio di marzo 2019). L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è meglio prevenire, con la vaccinazione, le conseguenze più gravi. Durante la stagione influenzale 2018-2019 sono state somministrate in totale circa 670.000 dosi di vaccino antinfluenzale.
Come sarà il virus influenzale di quest’anno
“Più aggressivo e rischioso – avvertono dalla Asl TO5 – E’ questo l’identikit del virus dell’influenza stagionale 2019-2020 che non arriverà prima di fine novembre. I nuovi ceppi virali sono già presenti nel nostro paese (il primo virus è stato isolato a Parma, il 25 settembre scorso) ma l’epidemia esploderà solo con il freddo. Si prevedono 6 milioni di italiani a letto, una stima inferiore rispetto allo scorso anno, che invece ha visto interessati 8.000.000 di Italiani”.
E’ importante chiarire ancora una volta la differenza tra virus parainfluenzali e influenza classica, sottolineano dall’Asl: “Spesso l’efficacia della vaccinazione viene messa in discussione per una mancata conoscenza delle differenze tra i virus che sono protagonisti dell’influenza e che la vaccinazione contrasta e i virus (ne esistono oltre 250) responsabili di forme simil-influenzali che hanno sintomatologie diverse e che spesso vedono protagoniste le alte vie respiratorie (tosse, raffreddore e mal di gola). L’influenza vera e propria si manifesta con febbre alta oltre i 38 gradi dolori osteoarticolari/muscolari insieme a tosse, raffreddore, mal di gola. In assenza di complicanze, dura in media 4-5 giorni ma può protrarsi fino ai 7 giorni. L’arma più efficace per difendersi dall’influenza è il vaccino”.
Lo scorso anno nel territorio della Asl TO5 si è raggiunta una copertura degli over 65 del 52%. “Quest’anno – dicono dall’Aienda Sanitaria – si auspica una maggiore adesione alla vaccinazione, l’obiettivo che ci si propone è quello di riuscire a vaccinare il 75% delle persone che fanno parte delle categorie indicate. Gli over 65 nella nostra azienda sono circa 80.000.
“E’ importante sapere che Il vaccino non contiene nessun virus e non può causare l’influenza – spiegano dall’Asl – Ci vogliono circa due settimane perché il vaccino sviluppi la protezione e questa dura per tutta la stagione influenzale.
Anche quest’anno sarà disponibile un vaccino in grado di proteggerci da ben 4 tipi diversi di virus influenzali H1N1, H3N2, B Victoria e B Yagamata. Le controindicazioni al vaccino sono molto poche: allergie molto severe ad alcuni componenti del vaccino, storie precedenti di sindrome di Guillain-Barré. Il vaccino deve essere temporaneamente evitato in caso di affezioni febbrili. Il vostro medico curante saprà consigliarvi nel modo migliore”.
Per la popolazione adulta dai 14 anni in su la vaccinazione antinfluenzale sarà disponibile negli studi dei medici di medicina generale dell’AslTO5 a partire dal 28 ottobre.
Per la popolazione pediatrica compresa tra 6 mesi a 14 anni che presenta le condizioni di rischio sanitario prima elencate il vaccino è somministrato dai servizi vaccinali dell’Asl TO5.
La prenotazione del vaccino per la popolazione pediatrica può essere effettuata tramite telefonata ai seguenti numeri: Distretto di Chieri 011.94293699; Distretto di Moncalieri – Nichelino 011.6806808; Distretto di Carmagnola 011.9719441.
Alcuni consigli forniti dall’Asl
Considerato che la trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per la popolazione in generale è importante seguire 4 regole per ridurre la possibilità di contagio interumano:
1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali ambulatori etc.)
Un gesto semplice ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Tale gesto sottovalutato rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.