Maggiori poteri legislativi e amministrativi, la Regione Piemonte prepara la richiesta per l’autonomia differenziata
I lavori procedono, come già annunciato sarà pronto in autunno in forma definitiva il documento che la Regione Piemonte sottoporrà al Governo per avere maggiore autonomia differenziata su tutte le 23 competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione e maggiori poteri legislativi e amministrativi su gran parte delle 13 materie già previste dalla precedente amministrazione.
Il nuovo documento, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, è ora aperto alle modifiche del Consiglio regionale, dove verrà esaminato in Commissione dal 4 settembre, prima di tornare in Giunta per una seconda adozione ed essere infine inviato al Consiglio per l’approvazione finale in aula.
“Potenziare la nostra richiesta di autonomia era uno dei primi impegni del nostro governo e a soli due mesi dall’insediamento abbiamo già avviato un grande lavoro che ci permetterà di recuperare il tempo perduto e di affiancarci a Lombardia e Veneto nel rivendicare da Roma quello che spetta al Piemonte – ha commentato il presidente Alberto Cirio – Ora con il prezioso confronto in Consiglio regionale approfondiremo nel dettaglio questo progetto e insieme arriveremo alla proposta definitiva da presentare al Governo”.
Le novità principali riguardano sia la richiesta di nuove materie sia di maggiori poteri, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore autonomia differenziata.
Richiesta di nuove materie: Commercio con l’estero, Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi, Organizzazione della Giustizia di Pace, Agricoltura, Protezione della fauna e dell’esercizio dell’attività venatoria, Ordinamento sportivo, Ordinamento della Comunicazione, Casse di risparmio e Casse rurali, Produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, Alimentazione, oltre alla richiesta di una specifica attenzione per le Politiche di sviluppo e promozione delle aree montane.
Richiesta di maggiori poteri sulle varie materie, inclusa la gran parte di quelle già richieste al Governo. Alcuni esempi:
-trasferimento di funzioni amministrative relative agli interventi per la gestione del rischio sismico;
– affidamento al presidente della Giunta regionale, quale autorità territoriale per l’emergenza e la ricostruzione, del potere di emanare ordinanze in deroga alla normativa statale quando si verificano o stanno per verificarsi eventi calamitosi di rilevanza sostanzialmente regionale;
– riconoscimento alla Regione della competenza per emanare norme per attività di prevenzione e dissesto idrogeologico comprendenti anche la pulizia degli alvei nei fiumi;
– disciplina dell’organizzazione e del rapporto di lavoro del personale dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche e formative regionali, nel rispetto delle disposizioni statali in materia di ordinamento civile e dello status giuridico del personale della scuola, con particolare riguardo all’adozione di interventi sul personale docente, ivi compresa la definizione dei criteri per l’attività di reclutamento regionale e la sua successiva attuazione;
– trasferimento delle funzioni amministrative per la concessione dei contributi destinati alle scuole paritarie presenti in Piemonte.