Sopralluogo al cantiere di Chiomonte della Tav – Cirio: “Si apre la fase dell’operatività”
Era stata programmata a Chiomonte per venerdì 9 agosto, poi è stata spostata a Torino, presso la sede dell’Ires, la Giunta regionale monotematica dedicata allo stato dell’arte dei lavori della Torino-Lione e delle opere di compensazione. La riunione è stata preceduta da un sopralluogo nel cantiere di Chiomonte effettuato dal presidente Cirio e dagli assessori.
“Una visita -ha detto Cirio – che è servita per illustrare alla mia Giunta, a un anno di distanza da quando ero stato al cantiere con il presidente del Parlamento europeo Tajani, quello che è lo stato dei lavori. Ed anche un gesto simbolico, per dire che da adesso si gira pagina. Siamo qui perché oggi si apre finalmente la fase dell’operatività e si scrive il futuro dell’Italia“.
Alla riunione all’Ires seguita al sopralluogo al cantiere di Chiomonte erano presenti Mario Virano, direttore generale Telt (il promotore pubblico italo-francese della tratta transfrontaliera), Paolo Foietta, già commissario di governo della Torino-Lione, e alcuni dei promotori della manifestazioni a favore della Torino-Lione.
“Fino a ieri è stato il momento del dibattito sulla Tav, fin troppo, da oggi è il momento dell’agire e quindi delle azioni concrete – ha dichiarato Cirio – La Regione ne ha tante da fare, le farà al fianco di Telt per garantire che si recuperi il tempo che si è perso e poi ne ha tante da fare per i piemontesi, Nel cantiere presto avremo mille persone a lavorare, che potranno essere tante maestranze prese in Piemonte, che dovranno alloggiare e mangiare in Valsusa. Sono opportunità economiche già direttamente fruibili per il territorio. Da oggi, quindi, cominceremo a lavorare parallelamente anche alle opere di compensazione”. E ha aggiunto: “I lavori stanno procedendo e i bandi pubblicati dimostrano che l’opera è irreversibile anche sotto il profilo delle aspettative di chi partecipa. Penso che la democrazia sia bella perché ognuno può dire quello che pensa ed essere rispettato, ma quando poi si decide e anche il Parlamento pone la parola fine, credo si debba andare avanti e anche le minoranze si debbano adeguare. Quando si decide nelle regole democratiche, anche chi non è d’accordo deve accettarlo”.
Nel corso della Giunta è stato spiegato che i bandi saranno in tutto 81, mentre i cantieri tra Italia e Francia saranno 12. A settembre saranno completati i primi 9 chilometri del tunnel di base sul versante transalpino, dove ci sono ancora da scavare 200 metri. A pieno regime saranno sette le frese impegnate per il tunnel di base del Moncenisio, un traforo di 57.5 km tra Susa e Saint Jean de Maurienne.