ELEZIONI REGIONALI DEL PIEMONTE 2019 – Intervista al candidato consigliere Fabio Bovi
FABIO BOVI, candidato consigliere alle Regionali del Piemonte 2019
Urne aperte, domenica 26 maggio dalle 7 alle 23, per il rinnovo del Parlamento Europeo e per le elezioni regionali del Piemonte, oltre che per numerose Amministrazioni comunali (per quanto riguarda la nostra zona a Villastellone, Vinovo, Piobesi Torinese, Pancalieri). I cittadini piemontesi sono chiamati ad esprimere il proprio voto per eleggere il Consiglio regionale e il Presidente della Giunta.
Pubblichiamo su queste pagine le presentazioni e le interviste ai candidati del territorio al Consiglio regionale del Piemonte che hanno manifestato la loro disponibilità a rispondere alle domande della Redazione e rinnoviamo ancora una volta il nostro invito: la Redazione di “Ieri Oggi Domani – Cronache, arte e cultura sul filo del Po” è disponibile a intervistare tutti i candidati interessati, che possono contattarci scrivendo a redazione@ierioggidomani.it.
Nome: Fabio
Cognome: BOVI
Età: 44 anni
Titolo di studio: laurea in ingegneria Informatica
Professione: consulente informatico
Nome della Lista: Movimento 5 Stelle Piemonte
Schieramento: Movimento 5 Stelle Piemonte
LA NOSTRA INTERVISTA A FABIO BOVI,
CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALE
Si presenti agli elettori. Può raccontarci della sua provenienza ed esperienza politica?
La mia passione verso la politica ha origine nelle esperienze di volontariato sociale che ho intrapreso durante gli studi universitari, dalla fine degli anni 90, venendo a contatto con alcuni progetti di solidarietà e cooperazione internazionale e, successivamente, attraverso la fondazione dell’associazione di volontariato Salendo a Sud di Moncalieri.
Dai primi anni 2000 ho aderito attivamente a diversi movimenti per la difesa dei diritti umani e dell’ambiente, dalla Valsusa contro l’alta velocità al movimento per la Pace,… prendendo parte ai primi tentativi di creare delle reti tra le varie realtà presenti sul territorio come l’esperienza del Torino Social forum e la Rete Lilliput.
Da marzo 2007 ho realizzato e gestito il servizio partecipativo di informazione fabionews.info tentando di dare un contributo per contrastare, attraverso le risorse della Rete, la disinformazione dei grandi mezzi di comunicazione e ho collaborato a progetti ed iniziative per riportare democrazia nella comunicazione come Per un’altra Tv di Sabina Guzzanti e Megachip, associazione fondata da Giulietto Chiesa.
Ho partecipato attivamente al movimento contro l’inceneritore di Torino Rifiutizero e al comitati Acqua pubblica di Torino fin dalla raccolta firme per il referendum del 2011.
Con il gruppo di attivisti di Vinovo, gruppo che ho contribuito a fondare, ho partecipato alle elezioni comunali a Maggio 2014 nelle quali sono stato eletto consigliere comunale.
Il mio mandato comunale a Vinovo termina nel 2019.
Secondo lei, Fabio Bovi, quali sono le urgenze per il Piemonte in questo particolare frangente storico?
Ambiente e Trasporto pubblico sono tra le priorità del Piemonte e del mio impegno in politica. Due temi strettamente legati e molto importanti per il territorio essendo il torinese e la sua provincia una delle aree con l’aria peggiore del Nord Italia e d’Europa. Reddito Energetico (impianti fotovoltaici in concessione gratuita a famiglie a basso reddito) e riattivazione delle linee ferroviarie sospese sono i principali punti del nostro programma sul fronte dell’ambiente e del trasporto pubblico.
Quali nuove esigenze ha riscontrato in questi anni da consigliere comunale in termini di servizi?
Le “nuove esigenze” che ho riscontrato durante gli anni del mio mandato comunale purtroppo sono quelle provocate dal persistere della crisi economica che contraddistingue la nostra Regione. L’emergenza abitativa e il supporto al reddito, sono problemi urgenti nelle fasce più deboli della popolazione anche in un comune “ricco” come Vinovo. Oggi questi problemi sono finalmente affrontati da provvedimenti nazionali, ma hanno bisogno di trovare delle risposte anche a livello regionale, in primis per l’attuazione del reddito di cittadinanza che richiede la revisione dei centri per l’impiego, responsabilità della Regione.
Cosa può dirci sul tema della sanità e del sociale?
La sanità è la principale voce di spesa della Regione. A causa delle politiche attuate dalle giunte precedenti siamo stati sottoposti come Regione alla disciplina dei Piani di Rientro che ha provocato una serie di tagli alle politiche sanitarie e portato il Piemonte in fondo alla classifica delle Regioni del Nord Italia per la qualità dei servizi offerti. Oggi possiamo e dobbiamo rilanciare una sanità pubblica ed efficiente puntando a riportare alti livelli di assitenza e qualità dei servizi offerti. Come Movimento 5 Stelle Piemonte vogliamo limitare il preocupante taglio dei posti letto e l’ingresso dei privati nella gestione della sanità piemontese previsti nei progetti attualmente in corso per la realizzazione di nuovi ospedali (in particolare il progetto relativo alla Città della Salute di Torino). Altro punto fondamentale è l’azzeramento delle liste d’attesa oggi realizzabile anche attraverso un uso intelligente ed efficace delle nuove tecnologie.
E sul fronte di trasporti e mobilità?
Anche questo tema fortemente legato al tema ambientale ci vede in opposizione alle politiche attuate negli ultimi anni. Vogliamo rilanciare il trasporto ferroviario ripristinando le linee ferroviarie sospese (dalla giunta Cota e non riattivate dalla giunta attuale) e promuovendo una mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale. Siamo contrari a grandi opere inutili che drenano risorse che dovrebbero essere utilizzate per finanziare piccole ma capillari opere necessarie alla nostra rete di trasporti regionale.
Quali sono gli obiettivi che si propone di perseguire se sarà eletto?
Il mio principale obiettivo è dare priorità agli aspetti ambientali nella valutazione dei costi in tutti gli ambiti poiché oggi più che mai la tutela dell’ambiente si traduce in tutela del territorio, della salute pubblica e della qualità della vita di tutti. La tutela dell’ambiente e la valutazione dei costi ambientali dev’essere la linea guida sia che si tratti di progettare nuove infrastrutture, sia che si tratti di ridefinire la rete di trasporto, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche… Come cittadino e consumatore da anni cerco di valutare e limitare l’impatto ambientale (impronta ecologica) nelle scelte che faccio tutti i giorni. E’ tempo che anche le istituzioni scelgano con decisione e radicalità la difesa dell’ambiente e, di conseguenza, il miglioramento delle prospettive di qualità della vita per le future generazioni.
Secondo lei, Fabio Bovi, in quale ambito si è fatto poco fino ad oggi in Piemonte?
Oggi in Piemonte paghiamo l’incapacità da parte dei governi che si sono succeduti di “guardare oltre”. Ci siamo limitati a gestire le emergenze, programmando le possibili soluzioni solo all’interno di un arco temporale che si limita alle successive scadenze elettorali. L’industria piemontese si è molto ridimensionata per cause che prescindono dalle politiche regionali ma la Regione non ha saputo investire abbastanza in termini di risorse e di coraggio per promuovere lo sviluppo di settori alternativi che potessero assorbire parte della forza lavoro esclusa dal sistema industriale. Il turismo rappresenta una delle risorse che ha la nostra Regione la cui potenzialità è ancora largamente inespressa. Insieme al sostegno alle imprese che fanno innovazione sul territorio per fermare la delocalizzazione fuori dal Piemonte, la promozione delle eccellenze della nostra Regione anche attraverso il marchio “Made in Piemonte” sono alcune delle misure del nostro programma per tentare di superare le mancanze di questi anni.
8) Il punto cardine del suo programma elettorale?
Misure concrete per migliorare la qualità dell’aria e per favorire la mobilità sostenibile: incentivi alle aziende per l’acquisto di mezzi ecologici e rinnovo parco mezzi pubblici. Sostegno all’economia circolare con le filiere del riciclo.
L’astensionismo sembra essere in crescita…. Perché i piemontesi dovrebbero andare a votare e dare il voto a Fabio Bovi e al suo schieramento?
Oggi è più che mai necessario andare a votare per “cambiare passo”. La nostra Regione è stata governata da giunte di centrodestra e centrosinistra in una sorta di continuità che non ha visto cambiamenti sostanziali nelle politiche attuate. Oggi abbiamo possibilità di dare una svolta diventando la prima Regione 5 Stelle d’Italia.