Al Castello di Pralormo una Pasqua tra libri, favole e tulipani. Giorni di festa per le famiglie
Sarà una Pasqua speciale quella da trascorrere a Pralormo. Messer Tulipano,, il grande evento botanico in corso nel parco del Castello 30 marzo – 1° maggio), offre anche nei giorni di festa tante occasioni di divertimento per adulti e bambini.
Il calendario di appuntamenti ed eventi collaterali è fitto. Il programma per una Pasqua in famiglia tra favole, tulipani e i libri rari custoditi nella Biblioteca del Castello di Pralormo è il seguente.
SABATO 20 APRILE
Per i più piccoli:
– Nel corso della giornata la Libreria per bambini La Farfalla di Snipe propone “La leggenda del tulipano”, attività di illustrazione di una fiaba per bambini dai 3 ai 10 anni.
– Pista dei trattorini a pedali per piccoli agricoltori a cura di New Holland.
DOMENICA 21 APRILE, PASQUA AL CASTELLO DI PRALORMO
Per i più piccoli:
– Nel corso della giornata la Libreria per bambini La Farfalla di Snipe propone “La leggenda del tulipano”, attività di illustrazione di una fiaba per bambini dai 3 ai 10 anni.
– Pista dei trattorini a pedali per piccoli agricoltori a cura di New Holland.
LUNEDI’ 22 APRILE, PASQUETTA
Per i più piccoli:
– Pasquetta al Castello di Pralormo con la CACCIA ALLE UOVA di cioccolato nel parco (fino a esaurimento scorte).
– Pista dei trattorini a pedali per piccoli agricoltori a cura di New Holland.
– Nel corso della giornata attività a cura della libreria La Farfalla di Snipe.
MARTEDI’ 23 APRILE
Per tutti:
In occasione della FESTA DEI LIBRI è esposto nel percorso di visita un prezioso Atlante (Atlas Nouveau contenant toutes les parties du monde presenté a Monseigeur Le Dauphin par Hubert Iallot, Paris, 1692) e alcuni interessanti erbari normalmente custoditi nell’antica biblioteca del Castello di Pralormo.
DA VENERDI’ 19 A VENERDI’ 27 APRILE per i più piccoli nel corso della giornata al Castello di Pralormo la Libreria per bambini La Farfalla di Snipe propone “La leggenda del tulipano”, attività di illustrazione di una fiaba per bambini dai 3 ai 10 anni.
Per informazioni: www.castellodipralormo.com – info@castellodipralormo.com
“LA LEGGENDA DEL TULIPANO”
La fiaba proposta ai bambini al Castello di Pralormo.
In un angolo pittoresco dell’Olanda tanti e tanti anni fa viveva la buona nonna Theresia che aveva l’abitudine di andare ogni mattino ed ogni sera in giardino a curare con amore i suoi fiori. Si dice che i suoi preferiti fossero i tulipani. In quel tempo lontano i tulipani erano fiori grandissimi e sempre bianchi, come gli abiti delle spose. La notte, i Picsie cioè i nani dei fiori, mettevano i loro bambini fra i petali come nelle culle, perché dormissero là e fossero cullati dalle brezze di primavera. Una sera, la vecchia nonna Theresia andò in giardino e fu tutta sorpresa di vedere che negli immensi tulipani bianchi c’erano dei bambini Picsie “Oh cari piccolini! Siete così belli, come i miei nipotini…come sono contenta di vedervi così felici nelle vostre culle di tulipano” Il giorno seguente, prima che la rugiada bagnasse la terra, la nonna piantò centinaia e centinaia di bulbi di tulipano. “Così – pensò – tra qualche settimana, centinaia di babbi e mamme Picsie avranno una culla di fiori per i loro bimbi e io li riceverò tutti con gioia!” E così accadde. Dopo qualche settimana, centinaia di Picsie trovarono la culla pronta per i loro bimbi, tutti felici scesero dalle montagne con i loro piccolini al collo. “Come è stata buona nonna Theresia a prepararci tutte questa culle – dicevano tra loro – dobbiamo ricompensarla per la sua bontà” Tutti i Picsie, piccoli e grandi, decisero di radunarsi sotto il pergolato pronti a trascorrere anche una notte intera alla ricerca di un’idea luminosa che rendesse felice nonna Theresia e la ricompensasse. Dovete sapere che i Picsie sono nani addetti alla manutenzione della Natura. Quando qualcosa si guasta, il Grande Picsie fa intervenire prontamente i suoi piccoli uomini per riparare il danno…a volte si tratta di abbassare il livello di un fiume in piena, o di curare un albero malato o di limitare i disastri che gli uomini sanno così abilmente provocare…o semplicemente di lucidare le stelle e la luna per farle risplendere nelle occasioni speciali. Il più delle volte però i Picsie intervengono per ravvivare i colori dell’ambiente, sbiaditi dal fumo, dallo smog o dal trascorrere delle stagioni. Ogni Picsie possiede nella sua cantina una serie di barattoli di vernice speciale, allineati sugli scaffali con tanto di etichetta ben leggibile: rosso fragola, rosso ciliegia, verde muschio, verde salvia, azzurro cielo, azzurro mare, rosa albicocca, grigio asfalto e così via… Proprio per questo motivo, i Picsie radunanti sotto il pergolato di nonna Theresia ci misero poco tempo a trovare la brillante idea per farla felice: avrebbero dipinto i tulipani con i colori amati dalla nonna! Furono subito tutti d’accordo: solo Saggio Picsie pareva dubbioso e infatti di lì a poco si rivolse al capo e così lo interpellò: “Noi Picsie non possiamo dipingere gli elementi della Natura di un colore che non sia quello originale. In natura i tulipani sono bianchi e temo che dovranno rimanere bianchi”.
Un mormorio di disappunto si diffuse sotto il pergolato e una grande tristezza si impadronì dei nani, soprattutto dei più piccoli, che si erano già eccitati alla prospettiva di usare pennelli e vernici. Rimasero in silenzio a riflettere finché Ingenioso Picsie propose: “Andiamo a prendere il contratto e leggiamolo attentamente, vedrete che troveremo una clausola che potrà aiutarci”. Svelto Picsie fu spedito a casa del Grande Capo, trovò il contratto e lo portò ai suoi amici. Il contratto venne letto e la clausola si trovò piccola, piccola, in fondo in fondo ma si trovò. Recitava così: “I colori della Natura non si possono modificare. Esiste un’unica eccezione: che lo si voglia fare per far felice qualcuno e a patto di non nuocere all’ambiente ma anzi di migliorarne l’aspetto” Era proprio quello il loro caso! Tutti i Picsie scoppiarono in un urlo di gioia. In pochi minuti ognuno corse a casa sua e tornò armato di pennelli e barattoli di vernice e insieme decisero i colori con cui dipingere i tulipani. Fu scelto il rosa sfumato di rosso, colore dello scialletto ormai scolorito che nonna Theresia non si toglieva quasi mai. E poi l’arancione della sua cuffietta e del vecchio fazzoletto di trina e il viola della gonna lunga a strisce, e ancora il giallo dei suoi zoccoletti di legno. Mentre gli adulti si impegnavano a fondo nel lavoro, vista l’ora tarda, anche i bambini Picsie vollero partecipare all’iniziativa. Si sa però che i bambini sono un poco pasticcioni ed ecco che una goccia di vernice gialla andò a mescolarsi con una rossa, un pennello non venne ben lavato, uno schizzo partì per sbaglio…insomma imbratta, macchia e pasticcia, alla fine si crearono grandi miscugli di colori e nacquero dei tulipani screziati. Quando i papà Picsie se ne accorsero sgridarono i bambini ma le mamme, con la prima luce dell’alba, si accorsero del bellissimo effetto creato da quegli accostamenti originali di tinte e proposero: “Perché non doniamo a nonna Theresia anche questi tulipani? Lei li apprezzerà perché sono un dono dei più piccoli, li chiameremo tulipani bizzarri”. Ormai il sole sorgeva all’orizzonte, non si poteva attendere oltre: di lì a poco nonna Theresia si sarebbe affacciata alla finestra, come suo solito. I Picsie non avevano ancora terminato di dipingere tutti i tulipani così decisero che alcuni di essi sarebbero rimasti bianchi. Caricarono in fretta barattoli e pennelli sul carrettino per poi affrettarsi verso le loro case. Nella fretta, Goffo Picsie fece cadere un barattolo di vernice nera che nessuno aveva usato parendo il nero un colore non molto indicato per un fiore. La vernice macchiò alcuni tulipani e li rese così eleganti da sembrare avvolti in un prezioso e raffinato abito da cerimonia. Un ultimo ritocco qua e là dopodiché tutti i Picsie si allentarono da giardino e nascosti dietro agli alberi attesero di vedere la reazione di nonna Theresia. La nonna si affacciò alla finestra per dare il buongiorno ai suoi fiori e non volle credere a ciò che vedevano i suoi occhi: un mare stupendo di fiori colorati in una varietà straordinaria, luccicanti e splendenti come non mai alla luce del mattino. Incredula, corse fuori, accarezzò i tulipani uno alla volta e corse a chiamare tutti i bambini del vicinato per mostrare i suoi bei fiori, e tutti gli abitanti del villaggio vennero a vedere la magica trasformazione dei tulipani. I Picsie si ritirarono contenti e soddisfatti e nonna Theresia da quel giorno non smise più di regalare bulbi di tulipano e vicini e ad amici. I tulipani fiorirono a centinaia in poco tempo, belli nei loro mille colori; vennero esportati in tutto il mondo ed è così che, dice la leggenda, nei giardini di tutto il mondo ci si deve sempre avvicinare con delicatezza ai tulipani, senza fare rumore specialmente di notte, perchè al loro interno sta dormendo quasi certamente, cullato dalla brezza, un piccolo bimbo Picsie. Tratto da “Nel regno dei fiori” 1931