Un protocollo di intesa sperimentale per promuovere il lavoro regolare in agricoltura, siglato in Regione Piemonte nei giorni scorsi
Agricoltura e lavoratori in Piemonte: un documento per promuovere e favorire il lavoro in regola e tutelato, in particolare per garantire la trasparenza nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale, affrontando in modo condiviso le problematiche legate alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, alla legalità, al trasporto e all’integrazione sociale e abitativa.
E’ questo l’obiettivo e lo spirito del protocollo d’intesa sperimentale siglato nei giorni scorsi i tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Prefetture piemontesi, ispettorato del lavoro, Inps, Inail, Anci Piemonte, organizzazioni sindacali (Flai Cgil e Cgil Piemonte, Fai Cisl e Cisl Piemonte, Uila e Uil Piemonte), associazioni datoriali e cooperativistiche del settore agricolo (Coldiretti Piemonte, Cia Piemonte, Confagricoltura, Lega Coop e Confcooperative Piemonte), Arcidiocesi di Torino e Diaconia Valdese.
Il documento intende prevenire e contrastare l’intermediazione illegale di manodopera nel settore agricolo garantendo, grazie alla collaborazione tra tutti i firmatari, l’applicazione dei contratti di lavoro collettivi, il rispetto dei principi di sicurezza e legalità nei rapporti di lavoro, ma anche la diffusione di buone pratiche volte a difendere e valorizzare la filiera agroalimentare italiana contrastando pratiche commerciali scorrette e ogni forma di sfruttamento della manodopera, e la promozione di iniziative per garantire l’ospitalità dei lavoratori stagionali in condizioni dignitose.
Questo strumento servirà a intervenire, in particolare, sulla complessa situazione che da diversi anni si verifica nel territorio del Saluzzese, per l’elevata concentrazione di lavoratori di origine straniera impegnati nella raccolta della frutta.
Il protocollo prevede inoltre l’attivazione, in via sperimentale, di uno sportello dedicato al collocamento pubblico in agricoltura, con l’obiettivo di conoscere e definire il fabbisogno di manodopera, snellire le procedure legate ai contratti di lavoro, prevenire fenomeni di irregolarità. L’Agenzia Piemonte Lavoro si impegna a predisporre, nei centri per l’impiego del territorio, elenchi di lavoratori disponibili al lavoro stagionale nel periodo maggio-novembre e a incrociarli con i fabbisogni occupazionali delle aziende o cooperative agricole, favorendo quindi l’incontro tra domanda e offerta di lavoro regolare.
“Questo protocollo – ha dichiarato il presidente Sergio Chiamparino – conferma l’impegno della Regione Piemonte per la promozione del lavoro regolare in agricoltura e insieme riconosce l’importanza del lavoro stagionale, che in alcuni settori agricoli è uno strumento centrale per garantire qualità e competitività anche internazionale alle nostre eccellenze. Lo sforzo della Regione è quindi di contribuire sempre più a creare condizioni di vita dignitose per tutti i lavoratori stagionali, sull’esempio delle molte esperienze positive già in atto in Piemonte, penso all’accoglienza, che intendiamo moltiplicare e valorizzare”.
“Con riferimento alla legge nazionale per il contrasto al lavoro illegale – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero –, obiettivo del protocollo è migliorare le condizioni di accoglienza dei lavoratori insieme ai soggetti attuatori degli enti locali e alle associazioni. Un testounico cheinclude il concetto di dignità di tutti i lavoratori, come principio a cui possiamo ispirare le nostre politiche anche nella futura programmazione. Un plauso al mondo agricolo che non si è mai sottratto al confronto ed è in prima fila per garantire la qualità del lavoro nella produzione agroalimentare di qualità. Inoltre ricordo il sostegno di Regione Piemonte agli amministratori locali e alle aziende, attraverso unbando innovativo a sostegno dei Comuni che presentano progetti per l’ospitalità dei salariati agricoli stagionali”.
“E’ molto importante, nell’ambito del protocollo – ha sottolineato l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero –, la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti per poter mettere in campo, a favore di lavoratori e imprese, servizi volti a promuovere contratti regolari, contrastando l’illegalità e immaginando condizioni di vantaggio per le imprese che scelgano la strada della legalità e della buona economia. La sperimentazione del collocamento pubblico in agricoltura interesserà in una prima fase il territorio del Saluzzese, e potrà essere esteso all’intero territorio regionale”.
“Questo protocollo – ha concluso l’assessora all’Immigrazione Monica Cerutti – costituisce un passo in avanti importante, a livello regionale, perché mette insieme soggetti diversi, con competenze diverse, con l’obiettivo di contrastare lavoro nero e sfruttamento. Fondamentale sarà la connessione con altri progetti regionali che stiamo potenziando. Uno su tutti, già avviato, è l’Anello Forte che mira a tutelare le vittime di tratta e sfruttamento”.