La fibra alimentare – “SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO” MARZO
“SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO”
La fibra alimentare
Spesso sentiamo parlare di fibra alimentare, ma effettivamente cos’è? Non esiste una definizione semplice e completa; potremo intenderla come “la parte dei prodotti vegetali che non viene né digerita, né assorbita dal nostro organismo”.
La fibra può essere suddivisa in base al suo comportamento con l’acqua in:
– Fibra Solubile (gomme, pectine, mucillagini, β-glucani) che forma, una volta ingerita e a contatto con l’acqua, delle soluzioni viscose a livello dello stomaco e dell’intestino tenue.
– Fibra Insolubile (cellulosa, alcune emicellulose e la lignina) che trattiene l’acqua solo nell’ultimo tratto dell’intestino (colon distale) con effetto più marcato sulla regolarità intestinale.
Quali sono gli effetti della fibra sul nostro organismo?
Aumenta la sensazione di sazietà. Dopo aver mangiato un piatto ricco di fibra ci si sente più sazi e si mangia meno! Aiuta quindi a prevenire l’aumento di peso ed obesità.
Ottima per il controllo della glicemia. La fibra è in grado di rallentare il passaggio di zuccheri nel sangue, regolando la glicemia.
Migliora la funzionalità intestinale. A livello intestinale, soprattutto la fibra insolubile, non essendo digerita determina un aumento della massa fecale, facilitando la regolarità.
Ci protegge dalle sostanze tossiche. La fibra, aumentando la velocità del transito intestinale, impedisce un prolungato contatto degli alimenti indigeriti e sostanze potenzialmente tossiche qui presenti con la parete intestinale. Questo riduce notevolmente la probabilità di sviluppare tumori del colon.
Evita lo sviluppo di ernie e diverticoli. La capacità della fibra di mantenere un buon stato di salute intestinale permette di ridurre la probabilità di formazione di ernie (riducendo anche la pressione all’interno del lume intestinale) e diverticoli (soprattutto la loro infiammazione). Occorre solo prestare attenzione ad evitare un eccesso di fibra nel caso di infiammazioni intestinali in atto.
Aumento della “flora batterica amica”. La regolare assunzione di fibra (naturalmente presente negli alimenti) facilita lo sviluppo di “batteri buoni” a livello intestinale a discapito di quelli “cattivi”, riequilibrando così la flora batterica qui presente. Questa flora è in grado di fermentare la fibra producendo degli acidi grassi a catena corta (acido butirrico, propionico e acetico) di notevole importanza per la nostra salute. Numerosi studi hanno dimostrato la capacità di questi acidi di ridurre il pH del colon, favorendo l’assorbimento intestinale di molti minerali, calcio in primis. L’acido butirrico riesce ad inibire lo sviluppo di tumori colon-rettali (blocca o rallenta il metabolismo delle cellule della mucosa potenzialmente cancerogene, inducendo allo stesso tempo la proliferazione delle cellule normali). L’acido propionico ed acetico, una volta prodotti raggiungono il fegato ed i tessuti periferici con effetti sulla regolazione del metabolismo degli zuccheri e dei grassi: in particolare l’acido acetico sembrerebbe avere importanti effetti sulla prevenzione del diabete in quanto riduce l’insulino-resistenza e l’acido propionico la sintesi di colesterolo (LARN 2014).
Siamo quello che mangiamo
Rubrica dedicata al benessere a cura della dottoressa Chiara Depetris, biologa nutrizionista
chiara.depetris@libero.it