Il consorzio Covar 14 premia tre tesi sulla gestione dei rifiuti
Francesca Demichelis, Costanza Guazzo e Marco Bergamin sono rispettivamente la prima e i secondi classificati a pari merito nella graduatoria finale di “Waste: Opportunity and Challenges”, il concorso del Covar 14 per le tesi di laurea dedicate alla gestione dei rifiuti. Nei giorni scorsi, in apertura dell’Assemblea dei Sindaci di Covar14, il presidente Maurizio Piazza ha consegnato gli attestati, legati al primo premio di 1.000 euro e al secondo premio di 500 euro, assegnati dalla giuria composta da amministratori e tecnici del Covar14, con il supporto della dottoressa Debora Panepinto, docente del Politecnico di Torino.
“Questa iniziativa ha creato un legame significativo con il Dipartimento di Igiene Ambientale del Politecnico di Torino – ha sottolineato il presidente dell’Assemblea, Maurizio Piazza – Ed è evidente quanto è importante questa apertura verso il mondo universitario e i laureati preparati sui temi che fanno parte della “mission” del consorzio e che toccano scelte e attività importanti per tutti i nostri Comuni. Sono sempre più i giovani che riservano il proprio interesse a questo tema e sale sempre più la loro competenza in materia. Un bel segno per il futuro dell’ambiente in cui viviamo e, quindi, per futuro nostro e dei nostri figli”.
La prima classificata, Francesca Demichelis, è di Settimo Torinese. Ha vinto con la tesi in materia sanitaria/ambientale dal titolo “Simultaneous saccharification and fermentation and anaerobic digestion for production of lactic acid and biogas from food waste”, studio dedicato alla valorizzazione del rifiuto organico con la produzione di acido lattico, con la simultanea saccarificazione e fermentazione e la generazione di biogas.
Secondi a pari merito: Costanza Guazzo, di Baldissero Torinese, laureata in sociologia con la tesi “Freegan per scelta o per necessità: il recupero di ortaggi a fine mercato tra azione politica, distinzione ed esclusione sociale”, punta l’attenzione sul recupero degli alimenti in 6 mercati rionali di Torino, per analizzare le diverse motivazioni, non solo economiche ma anche etiche, che spingono i “recuperatori”, ovvero persone legate da una comune attenzione allo spreco alimentare, se pure per ragioni diverse (necessità di ridurre le spese da parte di persone economicamente vulnerabili, ma anche posizioni anticapitaliste radicali e di anticonsumo con risvolto politico di studenti universitari, o attività di solidarietà di volontari appartenenti ad associazioni…) e Marco Bergamin, di Torino, laureato in Scienze Politiche, dipartimento di Economia statistica, con la tesi “Come migliorare la sostenibilità ambientale di ateneo? La gestione dei rifiuti solidi urbani presso il campus Einaudi di Torino: stato di fatto, buone pratiche e proposte”, cerca di delineare il contributo che l’Università può dare in tema di sviluppo sostenibile , intervenendo sulle proprie strutture con eco-ristrutturazioni, ma agendo anche sulle attività amministrative e didattiche e sui comportamenti individuali e collettivi per migliorare le performances ambientali e fare da traino per il contesto in cui il campus è inserito.
“Come la prima, che esordì nel 2015, anche la seconda edizione del premio si chiude con i complimenti della giuria, che ha analizzato i lavori dei giovani laureati e apprezzato la qualità dei contenuti. Anche le tesi escluse dal concorso, perché discusse in atenei non piemontesi e, quindi, prive di un requisito previsto dal bando, sono risultate, comunque, ricerche di alto livello e di grande interesse per l’argomento – ha osservato Leonardo Di Crescenzo, presidente del Consiglio di Amministrazione Covar14 – La varietà di contenuti e l’approfondimento che questi ci consento non lascia dubbi sul valore della scelta fatta dalla nostra assemblea quando si è deciso di dare il via e impegnare risorse in questo premio”.