TURISMO – Strutture extra-alberghiere, come la Regione ha cambitato le regole. Tutte le novità
Novità nel settore turistico piemontese. E’ appena entrato in vigore il regolamento extra-alberghiero varato dalla Regione.
E’ operativo dal 14 giugno scorso , con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, il nuovo regolamento regionale delle strutture ricettive extra-alberghiere, che attua la legge regionale n.13/2017 di riordino del settore.
L’obiettivo della Giunta regionale è quello di fornire un valido supporto normativo capace di soddisfare le crescenti attese di un segmento del sistema turistico che in questi anni è cresciuto in modo significativo. Nel 2017, infatti, il settore extra-alberghiero è cresciuto del 4,4% in termini di strutture e dell’1,7% in posti letto. Rispetto a dieci anni fa il dato è ancora più importante: il numero di strutture è infatti cresciuto di oltre il 62% mentre i posti letto di quasi il 20%. Anche in termini di flussi turistici, il settore si è sviluppato in maniera rilevante: nel 2017 la crescita è stata del 9,5% negli arrivi e del 6,2% nelle presenze. Rispetto al 2008, il dato è di +82,3% di arrivi e +39,5 di presenze.
Il testo regolamentare, che disciplina in particolare le caratteristiche, i requisiti tecnici ed igienico-sanitari, nonché le modalità di gestione delle attività ricettive extralberghiere, è il risultato di un lungo lavoro di concertazione, che ha coinvolto un gruppo di lavoro interdirezionale di Giunta, i rappresentanti delle principali associazioni di categoria e la III Commissione del Consiglio regionale. Le strutture già esistenti dovranno adeguarsi al nuovo regolamento nei prossimi mesi e con specifiche scadenze a seconda delle loro caratteristiche, mentre i periodi di apertura si applicheranno dal 1° gennaio 2019.
“ Abbiamo fortemente voluto portare avanti, insieme al Consiglio regionale, un lavoro di ascolto e di sintesi delle necessità di tutte le categorie che operano in questo settore – ha dichiarato Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo – Un’operazione importante con cui abbiamo voluto creare le condizioni migliori per lo sviluppo delle imprese turistiche con forme e modalità innovative, rispondenti alle esigenze dei turisti, nonché garantire la massima equità. Questo regolamento costituisce inoltre un tassello importante dell’opera di riforma e di aggiornamento del sistema turistico regionale che come Giunta abbiamo portato avanti in questi anni e che, oltre l’ambito extra-alberghiero, ha già riguardato anche il sistema neve, il comparto alberghiero e la promozione turistica”.
Tra gli aspetti contenuti nel regolamento vi è innanzitutto la definizione delle caratteristiche tecniche delle diverse tipologie definite dalla legge regionale. Tra queste spiccano quelle per le nuove tipologie introdotte dalla legge: le residenze di campagna o country house, le locande e le cosiddette “soluzioni ricettive innovative”, un nuovo sistema di accoglienza che completa l’offerta turistica tradizionale ed è concepita in contesti particolari, a stretto contatto con la natura. Tra le possibili soluzioni previste sono indicate le case sugli alberi o le case degli hobbit, solo per citarne alcune, la cui realizzazione è legata a una visione ispirata a principi quali ecosostenibilità, ecologia e risparmio energetico, nell’ottica di rafforzare l’offerta di un turismo esperienziale che sempre più caratterizza il mercato turistico. Le altre tipologie definite nel regolamento sono: bed&breakfast, affittacamere, case appartamenti vacanze, residence, ostelli e case per ferie.
A differenza delle precedenti disposizioni, sono stati inoltre definiti con precisione i periodi di apertura delle strutture ricettive distinguendoli in “annuali” e “stagionali”: per i gestori di B&B e affittacamere in modalità non imprenditoriale è prevista la limitazione di 270 giorni di attività all’anno con un vincolo di apertura minima continuata di 45 giorni. A questo proposito si sono dettate puntuali disposizioni per definirne l’imprenditorialità o meno dell’esercizio sempre del B&B e dell’affittacamere che rappresentano due tra le attività più apprezzate e inflazionate degli ultimi tempi. Nello specifico: l’attività di bed and breakfast potrà essere gestita in forma non imprenditoriale in non più di tre camere e sei posti letto oppure in forma imprenditoriale con carattere continuativo, abituale e professionale in non più di sei camere e dodici posti letto. Gli esercizi di affittacamere potranno invece essere gestiti in forma non imprenditoriale in non più di due appartamenti in uno stesso stabile per un massimo di tre camere e sei posti letto; oppure potranno essere gestiti in forma imprenditoriale mettendo a disposizione, in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile, un massimo di sei camere e dodici posti letto, con la possibilità di fornire, oltre al servizio di pernottamento, anche l’eventuale preparazione e somministrazione di alimenti e bevande.
Per quanto riguarda le locazioni turistiche si è ritenuto fondamentale dettare alcune disposizioni per regolare un settore in forte crescita: per quanto possibile nella sfera di competenza regionale sono stati indicati i contenuti minimi per una procedura di informazione semplificata. Chi affitta stanze o immobili a fini turistici per periodi consecutivi fino a 30 giorni dovrà infatti trasmettere al Comune, entro dieci giorni dalla prima locazione, un modello informativo, e il Comune stesso provvederà ad assegnare un codice identificativo di riconoscimento (CIR). Inoltre i proprietari dovranno comunicare i flussi turistici come già avviene per le strutture ricettive tramite una piattaforma informatica gestionale che è in fase di aggiornamento e che consentirà con un unico accesso di adempiere ad una serie di obblighi amministrativi. Tale procedura è però momentaneamente sospesa fino al completamento dell’aggiornamento ed entrerà in vigore nei prossimi mesi con uno specifico provvedimento della Giunta regionale.
Un altro elemento significativo è costituito dalla classificazione a stelle: le categorie simboleggiate con le stelle si applicano ora, oltre che ai bed&breakfast, anche alle altre strutture extra-alberghiere, sulla base di standard definiti nel dettaglio nel regolamento, con l’eccezione degli ostelli e delle case per ferie, per le quali è prevista una classificazione unica. I loghi associati prevedono inoltre una differenziazione nel caso in cui siano previsti servizi di somministrazione di cibi e bevande. Tra le classificazioni previste risulta come elemento di novità anche la possibilità, per le strutture extra-alberghiere che si trovano lungo un percorso escursionistico, di dotarsi della denominazione e del relative logo di “posto tappa”. Per le strutture extra-alberghiere vi è poi la possibilità di utilizzare la denominazione aggiuntiva di “residenza d’epoca” nel caso di strutture di particolare pregio storico e architettonico, e dotate di mobili e arredi d’epoca o di particolare livello artistico, nonché quella di “posto tappa” qualora le strutture siano situate lungo un itinerario escursionistico.
Il regolamento introduce inoltre le specifiche per poter fornire ai clienti, nel rispetto delle normative vigenti, prodotti e servizi accessori come la vendita di prodotti turistici (biglietti di trasporto pubblico locale e di ingresso per attrazioni, manifestazioni ed eventi), prodotti enogastronomici, commerciali e artigianali o servizi di accompagnamento. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle disposizioni per migliorare la sicurezza, la prevenzione incendi e l’accessibilità. Per quest’ultimo aspetto è stato predisposto un modello informativo con il quale i titolari informano circa la presenza o meno di personale formato e sull’esistenza di servizi a favore delle persone con difficoltà motorie. Fermo restando il rispetto delle norme nazionali vigenti in materia, il numero delle camere accessibili alle persone portatrici di handicap è stato declinato in base alla tipologia e alle dimensioni della struttura extra-alberghiera, escludendo dall’obbligo quelle minimali(b&b e affittacamere fino a sei camere).
Tra gli altri aspetti contenuti nel regolamento: le specifiche per dare ai gestori la possibilità, nel caso di strutture con carattere imprenditoriale, di delegare ad altri soggetti esterni alcuni servizi, dalla pulizia, al trasporto; i requisiti tecnici ed igienico-sanitari per le piscine e più in generale per gli spazi e i locali utilizzati per garantire un più elevato livello di comfort e di relax agli ospiti; relativamente alla destinazione d’uso degli immobili che ospitano le strutture extra-alberghiere, sono stati specificati i criteri da seguire: è richiesta necessariamente la destinazione d’uso turistico-ricettiva per gli ostelli e le case per ferie, mentre tale misura non è obbligatoria per le altre tipologie.
Per maggiori informazioni :www.regione.piemonte.it/turismo