TORINO – “La zona sicura” è in una rotatoria. Lucia Veronesi inaugura Opera Viva 2018 sul manifesto di piazza Bottesini
L’arte torna in Barriera e Lucia Veronesi è l’artista che dà il via a Opera Viva Barriera di Milano 2018: il manifesto sei metri per tre intitolato La zona sicura inaugura mercoledì 2 maggio, ore 18.30, in piazza Bottesini nell’ambito della prima edizione di “Fo.To. Fotografi a Torino”.
Giunto alla quarta edizione, il progetto artistico urbano ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto da Flashback, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Circoscrizione 6, è ormai un appuntamento fisso per la comunità del quartiere e della città e scandisce le tappe di avvicinamento, mese dopo mese, opera dopo opera, alla fiera Flashback che sarà dall’1 al 4 novembre al Pala Alpitour di Torino.
Il fil rouge di Opera Viva Barriera di Milano è, come per la fiera, la “diversità”: diversità culturale, diversità identitaria, diversità interpretativa prendendo spunto dal libro di Chad Oliver Le rive di un altro mare. Diversità come ricchezza dunque e non come ostacolo, come ampiezza di sguardo e non come barriera, come allargamento dell’orizzonte e non come sua chiusura.
L’immagine realizzata da Lucia Veronesi rappresenta l’interno di una casa, illuminato da una luce fuori campo, una barricata fatta di oggetti domestici (finti: sono sagome, immagini di oggetti) sbarra fisicamente e visivamente il passaggio, un collage tridimensionale, un teatrino costruito con carta e cartone, carta da parati e ritagli.
L’accumulazione come pratica quotidiana crea un territorio privato nel senso più radicale del termine, sottratto al flusso del tempo e alla sua azione. Una capsula temporale che in uno strano modo riesce a ottenere e a contenere gli scarti, le cose che nessuno vuole più, ciò che è stato espulso con cura dalla nostra società. E d’altra parte, su che cosa hanno lavorato in definitiva le grandi accumulazioni artistiche del XX secolo, dal Merzbau di Kurt Schwitters alle Time Capsules di Andy Warhol?
La safe zone, la “zona sicura” del titolo, non è dunque quella rassicurante, consolatoria, che conferma le nostre abitudini, ma quella che sa costruire di volta in volta un ambiente familiare a partire dal cambiamento, dalla trasformazione.
“Ho pensato all’incontro con il “diverso” e all’istinto di difesa da ciò che non conosciamo – spiega l’artista – Qui l’immagine è ambigua: qual è la zona sicura? Chi ha alzato quella barricata? Siamo noi o chi sta dall’altra parte a impedire il passaggio?
Il manifesto di Lucia Veronesi sarà esposto fino al 27 maggio.
Novità di quest’anno: Opera Viva, volendo creare un legame ancora più stretto con il pubblico e con gli artisti, ha lanciato una call che chiuderà l’11 maggio con la quale verranno selezionati 3 dei 6 artisti che esporranno sul cartellone di piazza Bottesini.
La giuria composta per vagliare le proposte che arriveranno è formata da Umberto Allemandi, Alessandro Bulgini, Christian Caliandro, Pietro Gaglianò, Luigi Ratclif e Roxy in the Box, il bando è scaricabile sul sito di Flashback al link http://www.flashback.to.it/it/news/
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