CARMAGNOLA – lnquietanti omicidi nella tranquilla Albenga, Ardelia Spinola indaga
La scrittrice Cristina Rava all’aperilibro di marzo del Gruppo di Lettura. C’è forse differenza fra gli omicidi di New York, Los Angeles e Chicago (tanto per citare le più famose serie televisive) e quelli che hanno per teatro la tranquilla cittadina rivierasca di Albenga? Sono meno acute le intuizioni di Ardelia Spinola rispetto a quelle di Miss Marple, Jessica Fletcher o di Brenda Leigh Johnson? C’è differenza fra il lavoro di Kay Scarpetta, di Maura Dorothea Isles e quello della nostrana dottoressa Spinola? Domande cui rispondono i libri di Cristina Rava, autrice noir ligure con ascendenze piemontesi e friulane, che riesce a coniugare le tensioni giallistiche dei più blasonati autori anglosassoni, con le atmosfere dai colori autunnali della riviera ligure e del basso Piemonte, con in sottofondo la musica di Mozart, ma anche Bach e Šostakovič, con la presenza di gatti nelle case di tutti i personaggi da Raad e Barak in casa di Ardelia a Grieg in quello di Picolit. C’è poi un tocco tutto italico nel gusto degli aperitivi, che diventa sapore di Alpi Marittime con le numerose ricette (appetitose e poco dietetiche) sparse per tutto il libro. Infine, da non sottovalutare, “L’ultima sonata”, propone un’atmosfera mitteleuropea, che riporta alla Trieste asburgica di fine XIX secolo, molto elegante ed altrettanto inquietante.
Mescolando tutti questi ingredienti ne esce un racconto che inizia in modo molto morbido, pur con la descrizione di un duplice omicidio rituale, per crescere di ritmo ed intensità pagina dopo pagina, impegnando una Ardelia Spinola, medico legale dell’inesistente sala autoptica dell’ospedale di Albenga, in una ricerca della verità che è obbligata ad inseguire non per dovere professionale, ma dalla sua limpida statura morale. Un’Ardelia Spinola tutta di un pezzo, come le protagoniste impossibili di certi telefilm? Ma nemmeno per idea. Ardelia è una donna del suo tempo. Di una bellezza cangiante a seconda dei suoi stati di umor,e “una Valeria Golino matura” la definisce Cristina Rava riferendosi all’attrice dagli occhi chiari ed i tratti somatici estremamente particolari; senza mai cadere nel patetico e melenso, Ardelia è spesso travolta dalle vicende personali che la portano ad abbracciare in modo ferreo la scienza (illuministica e illuminante con la S maiuscola) per poi rifugiarsi immediatamente dopo nella lettura dei fondi del caffè fatta dalla sua segretaria amica Doina; chiedere consigli a Gabriel, un ottantenne moralmente arzillo e fisicamente con qualche acciacco, con un passato nel Mossad che tutto è tranne un super eroe; confrontarsi con un giudice istruttore che per il suo bene la vorrebbe lontana da un’inchiesta che ha dei risvolti pericolosi. Ardelia Spinola è fondamentalmente donna, prima che un’investigatrice, che deve confrontarsi quotidianamente con gli amori di mezza età che non sono più travolgenti come quelli giovanili, ma pretenderebbero un caldo abbraccio protettivo, una coperta di Linus (per Ardelia un plaid sul divano del fidanzato Arturo) sotto cui rifugiarsi. E non è nemmeno immune dai ritorni di fiamma di un antico fidanzato affascinante, ma forse egoista, che compare a tempo debito in quest’ultimo romanzo di Cristina Rava per prepararsi a un probabile deciso ritorno in scena nel prossimo lavoro della scrittrice ligure.
“L’ultima sonata”, presentato nella serata di giovedì 29 marzo scorso organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola alla Trattoria della Vigna, è un noir che si potrebbe raccontare in poche righe, non per banalità del lavoro, ma per linearità dell’azione. È però un romanzo dalle mille sfumature, dai mille sapori (miele, vino friulano, funghi) e profumi che si gusta ancor di più in una seconda lettura, andando a caccia di quei particolari che ci sono sfuggiti o che non siamo riusciti ad assaporare nella prima, per i quali dobbiamo fare attenzione a non riprendere dalla prima pagina appena finito di leggere. Perché il fascino di Ardelia Spinola è così sottile che lo scopriamo un passo alla volta come si fa con le cose buone e le amicizie vere di lunga data che ogni giorno ci propongono qualcosa di nuovo. E come per le amicizie diventiamo impazienti di arrivare al prossimo incontro, con Ardelia diventiamo ansiosi di leggere la sua prossima avventura. Che Cristina Rava ha appena finito di scrivere e sta per dare alle stampe. Ti aspettiamo Ardelia. Fai presto.
Tommaso M. Valinotti
Il prossimo appuntamento proposto dal Gruppo di Lettura Carmagnola è giovedì 26 aprile, ore 19.30, Trattoria della Vigna (via San Francesco di Sales 188, Carmagnola):Paola Cereda, “Confessioni audaci di un ballerino di liscio”. Venite a conoscere Frank Saponara e le sue audaci confessioni a tempo di liscio. Come sempre si proporranno ai presenti ottimo cibo, un’atmosfera conviviale e una chiacchierata con la scrittrice che ci racconterà tutti i segreti su questa bellissima storia. Al costo di 12 euro si potrà gustare l’apericena preparata da Nuccia e dal suo staff (prenotazioni telefonando al numero 392.5938504). Perfettamente in tema con le atmosfere del libro, durante la serata si esibiranno i ballerini Piera e Franco, campioni italiani della scuola GAB “Le stelle danzanti” di Canale. Non mancherà l’attesa rivelazione del quarto, grandissimo, nome della scrittrice che sarà protagonista di una delle serate di Letti di Notte 2018 in programma dal 12 al 16 giugno nel cortile del parco “La Vigna”.
Foto Matteo Rittà